Palermo, operaio travolto da un tir muore in via Leonardo da Vinci. La vittima è Giovanni Mannino

di Redazione

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Palermo, operaio travolto da un tir muore in via Leonardo da Vinci. La vittima è Giovanni Mannino

| martedì 09 Aprile 2013 - 12:14

Giovanni Mannino, l'operaio rimasto ucciso nel cantiere per il Tram

PALERMO, 9 APRILE 2013 – Un operaio che stava lavorando nel cantiere per la realizzazione del tram in via Leonardo da Vinci a Palermo è morto dopo essere stato travolto da un camion che non lo aveva visto. La vittima è Giovanni Mannino, 40 anni, dipendente della SIS, la società responsabile dei cantieri per i tram a Palermo.

 

I medici del 118 intevenuti sul luogo dell’incidente, insieme ai Vigili del fuoco, non hanno potuto fare nulla per salvarlo. La strada è stata chiusa al traffico creando lunghe file di automobili.

 

“Desidero esprimere il mio cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia, per la morte Giovanni Mannino”. Lo ha affermato il sindaco, Leoluca Orlando, dicendo di restare “in attesa di conoscere la dinamica dei fatti che sarà ricostruita dagli organi inquirenti”.

 

Rosanna Sposito, presidentessa dell’Amat, ente appaltante dei lavori del Tram, ha chiesto alla società SIS che gestisce i cantieri e al RUP, Marco Pellerito, una relazione urgente su quanto avvenuto oggi nel cantiere di via Leonardo Da Vinci. “L’azienda è costantemente impegnata nel monitoraggio del rispetto delle norme di sicurezza nei cantieri – afferma la Sposito – ma vogliamo e dobbiamo accertare, senza lasciare adito a dubbi, che quello di oggi è stato un tragico incidente e che oggi come tutti gli altri giorni il rispetto della normativa sia stato assoluto.”

 

“Alla famiglia di questo operaio – conclude la Sposito – esprimo il mio più sincero e addolorato cordoglio e la mia vicinanza.”

 

 

“Basta con le morti bianche. Le istituzioni locali convochino prima possibile un incontro urgente e si istituzionalizzi un tavolo tecnico permanente, per discutere della
crisi del settore edile e di come garantire condizioni di lavoro ottimali ai lavoratori. Nel 2013 non si può morire così”. Lo ha dichiarano il segretario generale della Cisl Palermo-Trapani, Mimmo Milazzo, e il segretario generale della Filca Cisl Palermo-Trapani, Antonino Cirivello, esprimendo “profondo dolore e cordoglio” alla famiglia di Giovanni Mannino, l’operaio morto oggi, mentre stava lavorando nel cantiere per la realizzazione del tram in via Leonardo da Vinci, a Palermo.
“È allarme rosso sulla sicurezza nei luoghi di lavoro – aggiungono Milazzo e Cirivello -, a marzo scorso altri due operai sono deceduti mentre erano in servizio, uno a Caltabellotta ed uno a Palermo. Si muore o si rischia di morire perché non sono garantite le condizioni essenziali di sicurezza per svolgere un lavoro: questo è inaccettabile perché non si parla di numeri ma  di persone che perdono la vita mentre faticano per mantenere dignitosamente le proprie famiglie”.

 

“La nuova tragedia di oggi ripropone l’esigenza di creare sistemi di prevenzione e di sicurezza sul lavoro per escludere fatalità e distrazioni. Non c’è più tempo da perdere – concludono Mimmo Milazzo e Antonino Cirivello – le istituzioni locali e regionali hanno il dovere morale, etico ed amministrativo di affrontare seriamente il tema della sicurezza sul lavoro, in uno con il rilancio del comparto edile da sempre trainante dell’economia siciliana”.

 

“Esprimo dolore e profondo cordoglio, mio personale e da parte di tutto il Consiglio Comunale, ai familiari di Giovanni Mannino. Nonostante l’impegno sempre maggiore per il rispetto delle normative e della sicurezza sui luoghi di lavoro il prezzo che si paga continua ad essere troppo alto”. Lo ha detto Salvatore Orlando, presidente del Consiglio Comunale di Palermo.

 

Solidarietà alla famiglia viene espressa anche da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. I lavoratori hanno deciso che doneranno alla famiglia del collega due ore del loro salario. Intanto, in merito all’incidente sul lavoro intervengono i segretari di Fillea, Filca e Feneal, Mario Ridulfo, Paolo D’Anca e Angelo Gallo. “In attesa che si accertino le  responsabilità, chiediamo all’azienda di sospendere l’attività del cantiere per qualche giorno, anche per far partecipare tutti e 120 gli operai al funerale di Giovanni Mannino”.

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