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Insalaco, sindaco per tre mesi: il suo omicidio passò sotto la lente di Giovanni Falcone

PALERMO, 13 APRILE 2013 – Giuseppe Insalaco fu sindaco per soli tre mesi, dal 17 aprile a 13 luglio del 1984. Del suo omicidio, avvenuto il 12 gennaio 1988 a colpi di 357 Magnum, si occupò Giovanni Falcone, ma prima di lui i pm Di Pisa e Ayala.

 

Leoluca Orlando lo definì un “omicidio molto significativo”. Il 17 dicembre 2001 sono stati confermati in Cassazione gli ergastoli per Domenico Ganci e Domenico Guglielmini, riconosciuti responsabili dell’omicidio di Giuseppe Insalaco. Ma quest’omicidio rimane una pagina controversa.

 

Insalaco lascia un vero e proprio testamento che viene pubblicato su “L’Unità” e “La Repubblica” e proprio sul quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, il 3 novembre del 1989, Attilio Bolzoni scrive: “Un’indagine che penetra nei misteri più fitti della città e si concentra su un cadavere eccellente che fa da spartiacque tra due Palermo, tra l’era Ciancimino e il dopo. Aveva semplicemente descritto come funzionava il sistema di distribuzione degli appalti a Palermo, aveva fatto i nomi dei padroni della città”.

 

“Quando i nomi finiscono sulle prime pagine dei quotidiani scatta, dopo la trappola mortale, il linciaggio sistematico della vittima, un classico nei delitti di mafia. Insalaco era una spia del ministero degli Interni, era un amico degli amici, era pieno di debiti, forse è stato un delitto d’ onore. Il suo diario? Farneticazioni di un uomo bruciato politicamente. Ipotesi appena sussurrate anche in ambienti investigativi qualificati, gli stessi che aspettano mesi e mesi prima di interrogare la compagna dell’ ex sindaco. La donna, Elda Tamburello, viene ascoltata per pochi minuti la notte del delitto da un funzionario della Squadra Mobile. Poi chi indaga dimentica l’esistenza della persona che più di ogni altra era stata vicina all’ex sindaco nell’ultimo anno”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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