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Palermo, il genio di Ilicic e Miccoli per calare il tris. Vince il Siena (2-3)

PALERMO, 13 APRILE 2013 – Parte la caccia al tris e Sannino, come davanti ad un gratta e vinci, scrosta pian piano la patina alla ricerca del codice vincente.

 

Dopo due vittorie il morale ha ripreso quota non solo per i punti fondamentali che tengono il Palermo ancora in corsa, ma anche per le modalità con cui sono arrivate. La condizione atletica lascia spiragli d’ottimismo, la squadra è in salute e non sembra risentire della fatica – fisica e mentale – di trequarti di campionato. Anzi, le gambe girano e la mente, liberata d’un colpo da una sindrome autodistruttiva, fornisce nuove risorse.

Il Palermo che affronta il Bologna ha in cassaforte due certezze: oggi può giocarsela alla pari e senza timori con qualsiasi squadra del suo livello e nella rincorsa verso la salvezza ha trovato (finalmente…) un assetto tattico che sprigiona le migliori potenzialità. Per di più, ultimo dato di conforto, il Bologna non ha problemi impellenti di classifica e scende al Barbera privo di Diamanti e Perez, uomini che assieme a Gilardino costituiscono la colonna vertebrale del suo assetto tattico.

Non sarà una passeggiata, è meglio che Sannino riesca a imprimerlo bene nella testa dei suoi, gli emiliani sono abituati alla lotta, capaci di creare densità a centrocampo e di tagliare i rifornimenti alle punte e incisivi nel contropiede. Pioli , fra l’altro, sa di potere timbrare con un risultato positivo a Palermo quella salvezza che era obiettivo primario della stagione, conquistato pezzetto dopo pezzetto attraverso un rendimento costante ed equilibrato. All’assenza di Diamanti, uomo faro e ispiratore della manovra offensiva, supplirà con un tasso maggiore di muscoli e corsa.

Le speranze del Palermo reggono principalmente su due fattori, la resistenza fisica di Miccoli e Ilicic (preghiamo affinchè la pubalgia non freni lo sloveno nel suo momento migliore) e l’efficienza di una difesa che proprio contro il Bologna, nella partita d’andata, mostrò tutta la sua fragilità tecnica ed emotiva.

L’unico dubbio che Sannino si porterà dietro fino all’ultimo riguarda la composizione del centrocampo. A Genova potè contare sull’apporto di Donati in fase di costruzione senza rinunciare al tridente RiosBarretoKurtic più vocato alla lotta. Stavolta uno dei tre “intercettatori” dovrebbe restare fuori lasciando i compiti di regia proprio a Donati. Il primo indiziato è Kurtic, nonostante la crescita evidenziata negli ultimi mesi, ma il ballottaggio con Rios sarà risolto realmente poche ore prima della partita. Torna in porta Sorrentino, resta fuori Dossena e sulla fascia sinistra scontata la conferma di Garcia.

Per il resto non cambierà l’approccio rispetto alle ultime settimane: litri di sudore da lasciare in campo sperando che ad Ilicic sia accenda la luce del genio e che i muscoli Miccoli sappiano assecondarlo nel desiderio di lasciare un’orma indelebile sulla strada della salvezza, l’impresa più importante di questi ultimi dieci anni.

 

Nell’anticipo di serie A il Siena ha vinto per 3 a 2 a Pescara una partita rocambolesca. Toscani in vantaggio 2 a 0 nel primo tempo (15′ Angelo, 34′ autogol di Zanon), poi la clamorosa rimonta del Pescara (53′ Celik, 59′ Togni) e nel finale il gol decisivo – in fuorigioco – di Emeghara (86′). Il Palermo, che ha sperato fino all’ultimo in un passo falso del Siena, è rimasto deluso.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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Tags: Giuseppe SanninoPalermo calcio