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Da “Striscia la notizia” a Palermo, in mostra a Palazzo Sant’Elia i dipinti di Dario Ballantini

PALERMO, 23 APRILE 2013 – Sarà inaugurata oggi alle 18.30 a Palazzo Sant’Elia (Sale delle Capriate, via Maqueda, 81) la mostra di Dario Ballantini, promossa dalla Fondazione Sant’Elia, dal titolo “Identità Artefatte” a cura di Massimo Licinio. 

Per la prima volta in Sicilia si potranno vedere raccolte 80 opere dell’artista, volto noto della tv per la sua partecipazione a Striscia la Notizia dove veste i panni di vari personaggi fra cui lo stilista Valentino, Vasco Rossi, Luca Cordero di Montezemolo, Matteo Renzi e Roberto Maroni.

Questa prima personale palermitana dedicata al lavoro di Dario Ballantini, dopo avere riscosso grandissimo successo di pubblico e di critica, intende mostrare come i confini espressivi dell’arte possano essere spinti oltre la definizione di un genere o di una categoria estetica, verso una ricerca sperimentale ed inimmaginabile.

La mostra, prodotta e organizzata da Arteventi di Stefania Morici, sarà aperta al pubblico dal 24 aprile al 31 maggio.

 

“Anche Palermo – sottolinea il Presidente della Fondazione Sant’Elia e della Provincia regionale di Palermo Giovanni Avanti – avrà l’opportunità di scoprire l’altra faccia di Dario Ballantini, entrato nelle nostre case attraverso ‘Striscia la Notizia’ con le sembianze dello stilista Valentino e di altri personaggi che lo hanno visto brillante imitatore, e adesso proiettato nella suggestiva cornice di palazzo S.Elia con l’esposizione dei suoi quadri. Le due facce di Ballantini, attore e pittore, alla fine si ritrovano insieme e ci consegnano un personaggio che in uno spazio culturale di prestigio avrà modo di far conoscere la sua caratterizzante vena artistica”.

Secondo il Soprintendente della Fondazione Sant’Elia Antonino Ticali “con la mostra Identità Artefatte si inaugura una nuova linea di attività della Fondazione aperta alle arti contemporanee e in particolare alle forze emergenti presenti nel panorama culturale italiano”.

 

Come è stato evidenziato dal critico e storico d’arte Matteo Bellenghi, Dario Ballantini è “artista dai mille volti dotato di una straordinaria capacità espressiva adoperata, oltre che su se stesso, anche per la composizione dei suoi dipinti. I volti dipinti da Ballantini lasciano percepire gli stati d’animo, le sensazioni che ci accompagnano durante la nostra esistenza… non influiscono sull’ambiente dipinto ma su noi stessi che osservandoli ci riconosciamo in loro”.

 

Come spiega Massimo Licinio “a chi si chiede se Dario Ballantini sia un attore televisivo e cinematografico o un pittore, o se una delle due fazioni non sia un semplice hobby, posso con tutta franchezza rispondere che egli è l’interezza di entrambe le cose: 100% pittore e 100% attore tv. Le due “identità” vivono e sopravvivono alimentandosi a vicenda e dando alla luce creature così diverse tra loro ma anche così simili come essenza profonda. I suoi personaggi tv nascono attraverso lo studio dei loro volti e delle loro espressioni, e dentro i loro occhi, Dario Ballantini trova l’anima più profonda e più umana delle sue “vittime” le quali vengono scomposte e ricomposte attraverso bozzetti e disegni fino a spogliarle del tutto”. 

Un percorso reso ancora più accattivante e suggestivo anche grazie a due video che accoglieranno i visitatori: uno curato da Massimo Licinio ed uno da Stefania Morici in collaborazione con Luigi Salvo e Vincenzo Cassarà.

L’allestimento, ideato dall’architetto Agostino Danilo Reale e dallo studio FDR Architetti, si articola lungo un percorso che, dagli spazi esterni di Palazzo Sant’Elia, conduce il visitatore al piano delle Capriate. Qui il visitatore viene accolto da un ambiente semicircolare a forma di esedra, creato ad hoc, in cui video ed immagini guidano lo spettatore alla scoperta delle “Idendità Artefatte” di Dario Ballantini.

 

Durante la serata di inaugurazione ci sarà anche una speciale live performace del Giuseppe Milici Quartet.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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