L’accusa di Cancelleri: “È troppo facile fare i forti in Commissione, ci vediamo in aula…”

di Redazione

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L’accusa di Cancelleri: “È troppo facile fare i forti in Commissione, ci vediamo in aula…”

| mercoledì 24 Aprile 2013 - 09:12

Giancarlo Cancelleri

PALERMO, 24 APRILE 2013 – “Ora vediamo che succederà quando dalla Commissione ci si sposterà all’Aula”. È sarcastico Giancarlo Cancelleri, quando parla dell’approdo a Sala d’Ercole di Bilancio e Finanziaria. “Lì si sentono forti, la maggioranza è più netta – continua il capogruppo del M5S – ma in Aula la situazione è sicuramente più sfumata”.

Il portavoce dei grillini all’Ars parla di “loro”, per riferirsi a quegli stessi deputati, appartenenti alla maggioranza di Crocetta che fino a qualche settimana fa parevano complici di una rivoluzione che si stava compiendo. Ma ieri è stata sancita la fine del modello Sicilia, dopo un botta e risposta al vetriolo tra deputati del M5S e il governatoreRosario Crocetta.

Il problema è che i parlamentari regionali del Movimento 5 Stelle proprio non se lo spiegano cos’è che non andasse nei loro emendamenti al Bilancio, quei duecento emendamenti che sono stati cestinati in toto. “E senza nemmeno discuterli. Avevamo inserito – dice Cancelleri – anche proposte molto interessanti per aumentare le entrate della Regione, come per esempio l’aumento delle royalties sull’acqua minerale e sugli idrocarburi”.

 

In Aula, comunque, se lo riterranno opportuno, i deputati grillini proveranno a ripresentare almeno alcuni degli emendamenti che sono stati cancellati.

E quindi, spiazzati dall’atteggiamento dei componenti della Commissione Bilancio, i deputati del Movimento 5 Stelle ieri hanno lanciato un campanellino d’allarme. “Le dichiarazioni di rottura che abbiamo rilasciato ieri – spiega Cancelleri – devono servire per far capire ai colleghi dell’Ars che senza dialogo non si va avanti. E poi è molto facile fare i duri in Commissione, dove la maggioranza è più netta. Voglio proprio vedere come reggeranno alla prova dell’Aula”.

Il rischio però è che vengano spinti nell’angolo, pressati da “politici d’esperienza” che se riescono a raggrupparsi hanno i numeri per metterli in secondo piano. “Ne siamo consapevoli – conclude cancelleri – ma non smetteremo di portare avanti il nostro compito, che è soprattutto di denuncia. E continueremo ad avere lo stesso atteggiamento di questi mesi, votando soltanto quelle leggi che mirano al bene e allo sviluppo della Sicilia”. 

Intanto, oggi i documenti contabili saranno sottoposti all’esame dell’Aula, ma la possibilità è che si incardinino soltanto per poi aprire la discussione generale direttamente il 26 aprile. Insomma, agli sgoccioli della chiusura dell’esercizio provvisorio. Una pratica che il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, nel suo discorso d’insediamento aveva promesso non si sarebbe più verificata.

 

E proprio a proposito di Ardizzone, il presidente Crocetta ha detto: “Nel pomeriggio, prima dell’inizio della Seduta, vedrò tutti i capigruppo per fare il punto della situazione. Ma Ardizzone, è da stamattina che provo a sentirlo ed è introvabile”.

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