Antonio Ingroia boccia il Governo Letta: “Indigeribile”

di Redazione

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Antonio Ingroia boccia il Governo Letta: “Indigeribile”

| domenica 28 Aprile 2013 - 17:39

Antonio Ingroia

PALERMO, 28 APRILE 2013 – “Indigeribile” è così che Antonio Ingroia ha definito l’Esecutivo di Enrico Letta. E dalle pagine del suo blog si augura “che questo governo duri poco”. 

 

“Il tempo di risolvere qualche problema urgente – prosegue l’ex procuratore di Palermo – come quelli degli esodati e della scadenza della cassa integrazione in deroga, e poi si torni a votare, magari con un’altra legge elettorale”.

 

L’ex magistrato, leader di Azione civile (già “Rivoluzione civile”), è ancora in bilico tra Roma e Aosta, ovvero, tra la sua carriera politica e la sua carriera in magistratura. Il Consiglio superiore della magistratura, infatti, ha scelto di assegnare Antonio Ingroia alla Procura di Aosta, poichè il capoluogo della Valle d’Aosta è l’unica città in cui non è stato candidato alle scorse elezioni politiche di febbraio.

 

“Il governo che ha giurato oggi è davvero indigeribile. Spero di essere smentito da un’azione capace e in grado di risolvere i problemi del Paese ma sono molto scettico. Il Pd ha rinunciato ai suoi big inserendo nell’esecutivo il solo Franceschini, peraltro in un ruolo molto defilato. Il Pdl, invece – prosegue Ingroia – ha inserito nella compagine governativa i suoi pezzi forti. Ci ha evitato la vergogna di Berlusconi, Schifani e Brunetta, ma Lorenzin, Di Girolamo, Lupi e il ‘saggio’ Quagliariello sono tra i personaggi più tristemente noti della destra italiana, e tutti in dicasteri di grandissimo significato politico. E poi, in un ruolo di primissimo piano, c’è Angelino Alfano. La presenza del segretario del Pdl come vice premier la dice lunga sulle intenzioni di Berlusconi di condizionare l’operato del governo”.

 

“Gli italiani avevano chiesto un cambiamento. Le istituzioni hanno risposto – attacca Ingroia – nel segno della continuità più conservatrice”.

 

Ma l’ex presidente del Senato, Renato Schifani, preferisce non cogliere la provocazione: “In questi casi la migliore risposta è ignorare queste provocazioni. Io ho servito il Paese da presidente del Senato, Berlusconi da presidente del Consiglio, Brunetta è stato un ottimo ministro. Queste provocazioni non vanno raccolte, ma mi auguro che dichiarazioni del genere non vengano rese più”.

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