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L’Antitrust avverte la Regione: “Senza elettrodotto Sorgente-Rizziconi bollette più care in Sicilia”

ROMA, 29 APRILE 2013 – Senza l’elettrodotto Sorgente-Rizziconi la Sicilia rischia di pagare una bolletta dell’elettricità più cara del resto d’Italia.

 

È l’avvertimento dell’autorità Antitrust che risponde all’assessore al Territorio e all’Ambiente che a gennaio aveva chiesto a Terna di sospendere i lavori e alla mozione votata dall’Assemblea Regionale Siciliana che chiedeva la modifica del tracciato.

 

L’Antitrust considera l’elettrodotto “opera di fondamentale importanza nella prospettiva della risoluzione delle criticità’ strutturali del sistema elettrico siciliano”. Si tratta di un appello non vincolante che “nel pieno rispetto delle prerogative degli organi regionali”, segnala che “qualora l’opera venisse bloccata o ritardata, si suggerisce la revisione del Prezzo Unico Nazionale con la quale la Sicilia pagherebbe il suo prezzo che è molto più alto rispetto alla media nazionale”.

 

Nella segnalazione si ricorda che in Sicilia il prezzo zonale è risultato in media nel 2012 superiore a quello medio nazionale del 26% se si considerano tutte le ore, e del 42% se si considerano soltanto le ore di picco della domanda”. Per l’Antitrust “il risparmio di costo per l’intero sistema elettrico nazionale che si sarebbe potuto avere, qualora nel corso del 2012 la Sicilia avesse registrato un prezzo zonale pari a quello unico nazionale è stimabile in circa 480 milioni di euro, ovvero, in termini di risparmio sul Pun pagato da tutti i consumatori elettrici italiani, in circa 1,8 euro al Megawatt/ora“.

Redazione

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