D’Agostino (Udc) accusa gli alleati del Pd: “Finanziaria usata come strumento di propaganda”

di Redazione

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D’Agostino (Udc) accusa gli alleati del Pd: “Finanziaria usata come strumento di propaganda”

| martedì 30 Aprile 2013 - 09:11

Nicola D'Agostino

PALERMO, 30 APRILE 2013 – “Usano la Finanziaria per i loro scopi da campagna elettorale“. È questa l’accusa che il parlamentare regionale dell’Udc (ex Mpa), Nicola D’Agostino, ha rivolto ai deputati del Pd messinesi che, con un emendamento, avevano proposto di finanziare i Vigili urbani di Messina con 1,2 milioni di euro.

 

“Mi domando se questa è una misura strettamente necessaria – dice D’Agostino – o se invece non è più che altro uno strumento di propaganda da utilizzare per i propri fini in una città dove si è in piena campagna elettorale per l’elezione del sindaco. Il problema è quello che ha fatto l’aula: uno spettacolo squallido e pietoso che abbiamo offerto ieri alla Sicilia rinunciando innanzitutto a una regola che ci eravamo imposti in Commissione e che faceva parte di accordi di partiti, cioè proporre il Fondo per le autonomie locali che fosse democratico, che desse i soldi a tutti i comuni, piccoli e grandi, secondo le regole generali”.

 

L’emendamento contestato era stato proposto dai deputati di Messina del Partito democratico, Franco Rinaldi, Giuseppe Laccoto e Filippo Panarello, appoggiati da Marcello Greco, dei Democratici e riformisti per la Sicilia. Il Movimento 5 Stelle aveva chiesto e ottenuto che il contributo per l’assunzione dei Vigili urbani nel capoluogo dello stretto fosse ridotto a 700 mila euro. Ma non è bastato.

 

Un’esplosione all’interno della maggioranza, in cui Pd e Udc sono alleati, che ha fatto deflagrare tutti i propositi del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, e del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che volevano arrivare ad approvare Finanziaria e Bilancio al termine di un’unica seduta fiume, e invece hanno dovuto mandare tutti a casa all’una e mezza di notte.

 

Crocetta, già stanco e irritato per le tensioni che ha dovuto subire e allentare in questi ultimi giorni, non ha resistito più e, dopo che D’Agostino ha apostrofato i suoi “alleati” come “imbroglioni”, è sbottato contro i capigruppo di Pd e Udc: “Qui saltano tutti gli accordi – ha detto all’Aula a notte fonda – se non siete nemmeno capaci di controllare i vostri deputati. Ognuno fa quello che vuole. Tra l’altro questo emendamento è illegittimo perché rappresenta un aiuto di Stato”.

 

La conseguenza più rilevante di questa vicenda è che i tempi per l’approvazione della Finanziaria si sono allungati e il Parlamento regionale, per non essere sciolto, dovrà correre ai ripari e approvare tutti i documenti economici in un’unica seduta no stop. Non ci sono più concessioni possibili.

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