“Entro domani Palermo sarà pulita”: le promesse e le attese dei cittadini

di Redazione

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“Entro domani Palermo sarà pulita”: le promesse e le attese dei cittadini

| sabato 04 Maggio 2013 - 17:37

 immondizia-raccolta

PALERMO, 4 maggio 2013 – Entro domani saremo fuori dal tunnel, direbbe Caparezza. Il tunnel è quello delle montagne di rifiuti che da settimane invadono la città. L’Amia assicura che le previsioni saranno rispettate e che entro domani si tornerà alla normalità.

 

La raccolta prosegue a ritmi serrati, per rispettare la promessa del commissario straordinario, Marco Lupo, che il 30 aprile aveva assicurato: “Città pulita entro cinque giorni“. Domani scade il termine e i cittadini si aspettano di ritrovare, finalmente, la città pulita. Anche questa notte decine di roghi si sono registrati in diverse zone di Palermo.

 

La raccolta, negli ultimi giorni, si è assestata intorno alle 1.200 tonnellate di rifiuti conferiti in discarica. “È stato possibile conseguire tale risultato – fanno sapere dall’Amia -, solo per il grande impegno di tutti i lavoratori aziendali, per i sostanziosi aiuti in macchine operatrici (pale e camion) messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale che ha dirottato per l’emergenza mezzi di Amap, Amg e Coime e per la disponibilità del Commissario per l’emergenza rifiuti, Lupo, che ha noleggiato alcuni mezzi meccanici”.

 

Mentre la città sta per uscire dall’emergenza si pensa anche a non ricaderci: per questo il sindaco Orlando ha avviato la predisposizione di un sistema che permetta ai cittadini di segnalare i cumuli d’immondizia e soprattutto gli episodi di smaltimento illecito dei rifiuti, in particolare quelli ingombranti.

 

Il sindaco oggi ha incontrato i rappresentanti sindacali di Amia e Amia Essemme, confermando la volontà dell’Amministrazione di gestire direttamente il servizio di raccolta dei rifiuti e di mantenere i livelli occupazionali dell’azienda in fallimento. Impegno però che sarà necessariamente subordinato alle prossime decisioni del Tribunale fallimentare che ha rigettato la richiesta di concordato preventivo del Comune e dichiarato il fallimento dell’Amia.

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