Assostampa Sicilia e Ordine dei giornalisti contro Crocetta: “Non si permetta di denigrare la categoria”

di Redazione

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Assostampa Sicilia e Ordine dei giornalisti contro Crocetta: “Non si permetta di denigrare la categoria”

| giovedì 09 Maggio 2013 - 20:07

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PALERMO, 9 MAGGIO 2013 – Ordine dei giornalisti e Assostampa della Sicilia insieme contro il presidente della Regione, Rosario Crocetta.  “Il governatore fa molta confusione tra chi riporta le notizie, svolgendo correttamente il proprio ruolo di cronaca e di critica e chi, invece, in un ruolo completamente diverso, esercita una attività politica”, scrivono in una nota congiunta. 

 

Il furore del governatore Crocetta, che appena insediato – prosegue la nota – ha cacciato i 21 giornalisti dell’Ufficio stampa, per risparmiare, ma poi si è tenuto 36 mila precari di ogni tipo, si è abbattuto oggi su altri giornalisti. Sono stati presi di mira e insultati pesantemente dal presidente della Regione, attraverso uno dei suoi chilometrici pseudocomunicati stampa che il governatore contrabbanda per esternazioni, colleghi corrispondenti dei quotidiani nazionali, accusati di dare notizie inesatte in merito alla moltiplicazione dei funzionari da distaccare all’ufficio della Regione a Bruxelles, portati da 3 a 24″.

 

L’ex governatore, Raffaele Lombardo, ne aveva ridotto l’organico portandolo a tre soli dipendenti. In questi giorni è circolata la notizia che l’attuale presidente della Regione starebbe rimettendo in piedi l’ufficio, dove dovrebbero lavorare almeno 24 dipendenti.

 

Ma Crocetta non ha apprezzato il modo in cui i giornali hanno riportato la notizia.

 

Non è consentito a nessuno, e men che meno a Crocetta, proprio per l’incarico che ricopre, di denigrare – prosegue la nota – una intera categoria, apostrofando i suoi componenti con frasi del tipo ‘Soloni dell’informazione’ o facendo riferimenti dietrologici a ‘giornalisti che informano altri giornalisti’ e a ‘giornalisti che fanno un attacco politico ridicolo’. E a proposito dell’affermazione che evidenzia come ‘da questa vicenda emerge una Sicilietta fatta di operatori dell’informazione non informati’, un’altra delle frasi offensive che il governatore utilizza, viene da dire che la Sicilia non è certamente quella, ma se così fosse avrebbe il presidente che si merita”.

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