Finanziaria, impugnati venti articoli. Il Commissario dello Stato boccia anche la Tabella H

di Redazione

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Finanziaria, impugnati venti articoli. Il Commissario dello Stato boccia anche la Tabella H

| giovedì 09 Maggio 2013 - 10:39

commissariato dello stato

PALERMO, 9 MAGGIO 2013 – Stop alla legge finanziaria, il commissario dello Stato Carmelo Aronica ha impugnato davanti alla Corte costituzionale il provvedimento predisposto dal Governo Crocetta e varato la scorsa settimana dall’Ars.

 

Una ventina gli articoli censurati dal Commissario dello Stato, cassata anche la Tabella H, il capitolo che destina circa 25 milioni di euro a 135 enti e su cui era prevedibile lo stop da parte di Aronica.

 

Nell’impugnativa trasmessa alla Corte Costituzionale (clicca sul link per accedere al testo completo dell’impugnativa), Aronica fa riferimento alla violazione dell’articolo 81 della Costituzione, che pone l’obbligo della copertura finanziaria per assicurare un equilibrio finanziario sostenibile, equilibrio che – secondo il Commissario – nella legge predisposta dal governo regionale manca.

 

Gli articoli impugnati sono i numeri 8, 13, 15, 16, 25, 28, 40, 46, 49, 55, 56, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 69, 71. Cassato anche l’allegato 1, relativo all’art. 72, limitatamente ai capitoli 320013, 320014 e 320015.

 

Fra le norme bocciate ci sono i ticket per le isole minori, la proroga dei contratti a termine per i lavoratori dei Consorzi di bonifica, gli incentivi per l’imprenditoria giovanile e femminile, i contributi per i tassisti.

 

Aronica cassa anche il contributo di 700 mila euro per i vigili urbani di Messina, norma su cui la maggioranza si era spaccata. Secondo il Commissario la disposizione, prevista dall’articolo 15 (lettera n) “introduce una norma di privilegio per il solo Comune di Messina”. Il contributo non sarebbe nemmeno giustificato nelle motivazion “in corrispondenza di un’assegnazione globale per tutti i Comuni dell’isola pari a 11 milioni di euro”.

Tagliato anche l’assegnazione di 600 mila euro a disposizione dell’assessore per le Autonomie locali, per fronteggiare nei Comuni emergenze sociali e di criminalità organizzata”.

 

Il Commissario ha ritenuto illeggitimo anche l’aumento, a partire dal 1° gennaio, delle royalties per l’estrazione di idrocarburi e la soppressione del Ciapi. Bocciata la norma con cui il Governo voleva limitare al biennio 2014-2015 la maggiorazione dell’aliquota Irap e dell’addizionale regionale Irpef: secondo il Commissario dello Stato l’applicazione va estesa  sino al 2016, per rispettare il piano di rientro del deficit della sanità.

 

Non passano nemmeno le norme per affidare a Siciliacque i dissalatori di Porto Empedocle e di Gela, quella che pone a carico della Regione gli oneri dei mutui accesi da privati per ristrutturare immobili nei centri storici, la moratoria dei debiti fiscali delle piccole e medie imprese nei confronti di Riscossione Sicilia spa. Nel mirino del Commissario dello Stato anche le norme riguardanti l’Irfis e le Asi

 

Stop inoltre allo stanziamento di 2 milioni di euro per la pubblicazione su giornali e siti Internet di articoli sull’attività della Regione.

 

L’impugnativa riguarda anche i forestali. La norma che prevedeva l’espletamento di alcune attività da parte di personale interno senza il riconoscimento di compensi aggiuntivi è stata bocciata dal Commissario perchè “non si può – rileva Aronica – negare ai dipendenti il diritto alla retribuzione, anche se in questo caso solo accessoria”. La norma peraltro avrebbe prestato il fianco, secondo il Commissario, ad eventuali contenziosi con l’amministrazione.

 

Tagliente il giudizio sulla tabella H, prevista dall’articolo 74: “[…] l’Assemblea regionale – scrive il Commissario dello Stato – interviene nuovamente con un provvedimento ad hoc destinato esclusivamente a determinate istituzioni, da anni fruitrici di provvidenze pubbliche senza ancorare la scelta operata a precisi e confacenti parametri di comparazione e valutazione”. E ancora: “Se non sono contestabili la valenza ed il rilievo, anche a livello ultra regionale, di talune associazioni e fondazioni destinatarie dei contributi, ciò che costituisce motivo di censura è l’omessa valutazione e comparazione delle loro situazioni con quelle delle altre istituzioni operanti in medesimi settori in Sicilia”.

 

A difendere l’operato del Governo  intervenuto oggi l’assessore al Bilancio Luca Bianchi: “È fatta salva la tenuta complessiva della manovra finanziaria“, dice.

 

(Nella foto, la sede degli uffici del Commissario dello Stato)

 

 

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