SIRACUSA, 13 MAGGIO 2013 – Un’aggressione spietata e pianificata in tutti i dettagli quella avvenuta stamattina ai danni della dirigente del settore Politiche sociali del Comune di Siracusa, Rosaria Garufi.
La donna si stava recando in auto verso il suo ufficio che si trova in via Italia (nella foto), uno dei quartieri più poveri della città aretusea. All’improvvisto la sua vettura è stata affiancata da due uomini in moto col viso coperto da caschi integrali.
I due hanno costretto la donna a fermarsi ed a scendere dall’auto. A quel punto la donna è stata colpita con calci e pugni. Il funzionario è stato ricoverato all’ospedale Umberto I con lesioni guaribili in venti giorni.
L’aggressione è avvenuta a poche centinaia di metri dalla sede del settore Servizi sociali del Comune, che si trova in via Italia 105. È stata la stessa funzionaria a dare l’allarme prima di essere accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I, dove intanto erano arrivati il comandante della Polizia municipale, Giovanni Monterosso, e una pattuglia di vigili urbani.
La dirigente ha consegnato una copia del referto medico al posto di polizia del pronto soccorso; poi, scortata dagli uomini della Digos, si è recata in questura per presentare una denuncia più dettagliata. Lì è stata raggiunta dal commissario straordinario del Comune di Siracusa, Alessandro Giacchetti, che si è assicurato delle sue condizioni di salute le ha espresso il sostegno dell’Amministrazione.
“A nome mio e di tutto il personale comunale – dichiara – manifesto incondizionata solidarietà alla dirigente, che ho avuto modo di apprezzare per la serietà, la correttezza e la
professionalità. Si e’ trattata di un’aggressione in piena regola, ancor più vile perché rivolta contro una donna sola mentre si recava a svolgere il proprio dovere. Un’aggressione
incivile e che non puo’ trovare giustificazione alcuna. Siamo preoccupati e daremo agli investigatori la massima collaborazione. L’amministrazione comunale – aggiunge – agisce secondo criteri di legalità e rispettando i diritti di tutti, a partire dai settori più deboli della popolazione. Mentre ci accingiamo ad entrare nel vivo della campagna elettorale, faccio appello al senso di responsabilità di ciascuno, affinché si evitino strumentalizzazioni di ogni genere”.