Marsala, sfruttamento della prostituzione: chiuso il locale “Bocca di rosa”

di Redazione

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Marsala, sfruttamento della prostituzione: chiuso il locale “Bocca di rosa”

| lunedì 27 Maggio 2013 - 09:32

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MARSALA (TP), 27 MAGGIO 2013 – I carabinieri di Marsala hanno scoperto un giro di prostituzione all’interno del night club “Bocca di rosa” di contrada Digerbato. Arrestati il titolare del locale Francesco Panico, di 52 anni, e la moglie Oksana Tagika Vodyants’ka, di 35 anni, presidente dell’associazione culturale che gestisce il club.

 

È stato invece disposto il divieto di dimora nella provincia di Trapani nei confronti di Giovanni Sardo, di 48 anni, e Salvatore Lo Grasso, di 36 anni. I quattro sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di esercizio di una casa d’appuntamenti e devono rispondere di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Il locale dove si tenevano gli incontri è stato sottoposto a sequestro. 

 

L’attività investigativa prende spunto da un intervento effettuato, nella notte del 23 gennaio 2011, per sedare una rissa all’interno del club “Bocca di Rosa”. Dopo avere identificato le persone che vi avevano preso parte, i militari hanno proceduto ad una perquisizione all’interno del locale ed in un soppalco adibito a privè è stato trovato, tra i cuscini di un divano, l’involucro di un preservativo: presupponendo che nel circolo si esercitasse l’attività di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, il club è stato sottoposto a sequestro.

 

Le successive indagini hanno consentito agli investigatori di scoprire come i titolari del locale avessero costituito una vera e propria casa del sesso a pagamento, mascherata con la cornice di un circolo ricreativo, adescando i soggetti che la frequentavano con la presenza di giovani e prosperose ragazze con abiti succinti o solo con biancheria intima, sempre diverse e reclutate direttamente da loro, e consentendo, dietro pagamento, di appartarsi nei privè per prestazioni sessuali.

Importanti, secondo gli investigatori, i guadagni accertati: ad esempio, se in una serata una ragazza guadagnava 160 euro per 7 consumazioni e 5 privè, avrebbe fatto incassare 320 euro ai gestori del locale, ricevendone la metà; per tale motivo le ragazze, anche con toni molto spinti, invogliavano gli uomini ad appartarsi con loro nei privè al fine di aumentare i loro ricavi.

 

 

(foto d’archivio)

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