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Castelbuono, il 2 giugno tornato i “carti rizzi”

CASTELBUONO, 28 MAGGIO 2013 – Centinaia di composizioni molte delle quali vere opere d’arte tappezzano le vie del centro urbano per tutto il pomeriggio della domenica dedicata alla festività del Corpus Domini che quest’anno cade il 2 giugno.

 

Una lunghissima e colorata infiorata non di fiori ma di “carti rizzi”. Una tradizione (sicuramente unica in Italia e forse al mondo) giunta alla quinta edizione e di anno in anno è sempre più ricca e ricercata nelle immagini.

Tanti anni fa, e le origini si perdono nella notte dei tempi, quando arrivava la primavera gruppi di bambini e bambine, seduti sui gradini di casa, un po’ in tutte le strade del centro urbano iniziavano la lavorazione “di carti rizzi”, strisce di carta della larghezza di circa un centimetro opportunamente arricciate o arrotolate a mo’ di riccioli. Queste carte lavorate venivano conservate fino alla data del Corpus Domini, che allora si celebrava di giovedì e proseguiva per altri sette giorni, ed in occasione delle otto processioni venivano stese sul pavimento stradale poco prima del loro passaggio.

Una nota di colore la offrivano i fiori stagionali (gerani, petali di rose, ginestre, oleandri) mescolati ai “carti rizzi”. Qualcuno, inoltre, abbozzava delle composizioni a sfondo religioso (cuori, calici, croci, ostensori, fiori). Alle processioni partecipavano diciassette confraternite maschili alcune delle quali nei tradizionali costumi (le cappe) mentre dalle ringhiere dei balconi pendevano i preziosi ricami, che abbondavano in tutte le case, in omaggio al Cristo portato in processione in tutte le strade.

Con il tempo gradualmente ma inesorabilmente tutto è andato scemando fino alla quasi scomparsa. È stata soppressa l’ottava, sono state abbandonate le cappe, le ringhiere dei balconi restavano nude, “i carti rizzi” solo piccole chiazze in qualche sporadica strada.

Nel 2009, per iniziativa di alcuni volenterosi, si è tentata una timida riedizione in forma più organizzata preconfezionando figure di carta lavorata o eseguendole direttamente sul posto poco prima del passaggio della processione ed estendendole a tutto il percorso. L’iniziativa è stata bene accolta soprattutto dalle generazioni meno giovani ma anche dalle scuole ed associazioni varie.

 

Due confraternite hanno rispolverato alcune delle antiche cappe e sulle ringhiere dei balconi sono tornate a pendere le preziose coperte ricamate che ancora si conservano nelle nostre case. Negli anni successivi l’iniziativa è stata ripetuta, potenziandola con il coinvolgimento di tanti altri gruppi di lavoro e di centinaia di cittadini che da soli o in gruppo lavorano la carta, socializzando tra loro. Tutto il percorso della processione (quasi due chilometri) è divenuto così un tappeto di immagini e composizioni varie senza soluzione di continuità.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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