Aperto l’aeroporto di Comiso ma scompare il nome di Pio La Torre. E il primo aereo atterra il 7 giugno

di Redazione

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Aperto l’aeroporto di Comiso ma scompare il nome di Pio La Torre. E il primo aereo atterra il 7 giugno

| giovedì 30 Maggio 2013 - 14:44

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COMISO (RG), 30 MAGGIO 2013 – Stavolta è vero, l’aeroporto di Comiso è stato inaugurato. Dopo tanti annunci e qualche “inaugurazione” a dir poco frettolosa, adesso lo scalo funziona sul serio.

 

E forse proprio a sottolineare quanto sia stata travagliata la vicenda di questo aeroporto, al taglio del nastro non c’era il consueto schieramento di ministri, sottosegretari, deputati e autorità varie.

A dare il via allo scalo il sindaco di Comiso Giuseppe Alfano insieme al vescovo Paolo Urso e al presidente di So.a.co (la società di gestione dell’aeroporto di Comiso), Rosario Dibennardo. L’aeroporto è operativo dalle nove del mattino di oggi ma in realtà il primo aereo atterrerà soltanto il 7 giugno alle 18,30.

 

Sarà un aerotaxi proveniente da Londra con dodici persone a bordo. Il un comunicato la società di gestione spiega che “I primi contratti saranno firmati nei prossimi giorni. Le tratte non saranno attivate prima di agosto-settembre. Nei mesi estivi sono previsti solo alcuni voli charter. La società di gestione ha avviato vari contatti con compagnie aeree per tratte nazionali e internazionali: Ryanair, Airone, Tunisair e Airmalta”

E nel giorno dell’apertura c’è il giallo del nome: non si parla più dell’intitolazione avvenuta nel 2007 a Pio La Torre. Lo scalo viene indicato come aeroporto degli Iblei ”generale Vincenzo Magliocco” a Comiso. Il nome del vecchio aeroporto militare italiano.

La storia dello scalo è una di quelle tipicamente “italiane”. Oltre 46 milioni di euro di fondi comunitari spesi per realizzarlo. L’inaugurazione avvenuta con l’atterraggio dell’Airbus 320 del Governo Italiano con a bordo l’allora ministro degli Esteri, Massimo D’Alema che il 30 aprile del 2007 “taglia il nastro” dello scalo intitolandolo a Pio La Torre, l’esponente del Pci ucciso dalla mafia che per anni proprio al “Magliocco” (il vecchio nome) era alla testa del movimento contro i missili Nato a testata nucleare Cruise.

 

Anche su quella inaugurazione, che sarebbe costata al Comune di Comiso 100mila euro, ci furono polemiche e inchieste. Adesso, a sei anni da quel taglio del nastro, l’aeroporto tenta il decollo.

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