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Sigaretta elettronica, anche in Italia arrivano i divieti

ROMA, 4 GIUGNO 2013 – Si va verso regole più rigide anche per i fumatori italiani che si sono convertiti alla sigaretta elettronica. Il Consiglio superiore di Sanità ha trasmesso il suo parere, non vincolante, al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

 

 

Secondo il Css le sigarette elettroniche dovranno essere vietate in tutti i luoghi pubblici, al pari delle normale “bionde”. Niente e-cig in bar, ristoranti, uffici e scuole. Secondo il Css che ha seguito la linea del ministro francese alla Sanità, Marisol Touraine, bisognerà, inoltre, regolare l’utilizzo della sigaretta elettronica da parte dei più giovani e delle categorie a rischio come le donne in gravidanza.

 

Per gli esperti del Css anche la sigaretta elettronica è una sigaretta e può causare danni. Come sostenuto dal Codacons che ha inviato una diffida al ministero della Salute e a quello dello Sviluppo economico, chiedendo di analizzare i liquidi che alimentano le e-cig.

Secondo un’indagine dell’Istituto Superiore di Sanità e della Doxa in Italia circa 500 mila fumatori si sono convertiti alla sigaretta elettronica. Il picco si registra nella fascia d’età 15-24 anni, con i fumatori “elettronici” che sono il doppio dei tradizionali. Il 10 per cento di chi ha usato la e-cig dichiara di avere smesso di fumare qualunque tipo di “bionda”. Ma al Consiglio superiore di Sanità non è parso abbastanza.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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