Raffineria di Gela, è ancora emergenza per la chiazza di petrolio in mare

di Redazione

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Raffineria di Gela, è ancora emergenza per la chiazza di petrolio in mare

| mercoledì 05 Giugno 2013 - 10:49

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GELA (CL), 5 GIUGNO 2013 – È ancora emergenza alla foce del fiume Gela dove ieri si sono riversati nel corso d’acqua e poi in mare circa due tonnellate di greggio per un guasto all’impianto Topping 1 della Raffineria di Gela.

 

Per tutta la notte sono continuate le operazioni di bonifica ma al momento, secondo quanto si apprende dalla Capitaneria di Porto di Gela, l’allarme non è cessato e la situazione rimane di massimo allarme.

 

Stamattina è decollato nuovamente l’Atr 42 della Guardia Costiera che perlustra l’intera zona per seguire il percorso del greggio sversato. Al momento la chiazza è tenuta bloccata alla foce del fiume da due “barriere” artificiali calate nelle acque del golfo.

 

Sono stati prelevati in diversi punti del litorale campioni d’acqua e di sabbia che sono stati portati in laboratorio per le analisi. Va avanti anche stamattina la bonifica della foce e del tratto terminale del fiume Gela. L’impianto rimane sotto sequestro mentre la Procura ha affidato le indagini alla Capitaneria di porto.

 

Nel registro degli indagati sono stati iscritti la società ”Raffineria di Gela Spa” e il ”responsabile di settore”. Un atto dovuto, dicono in Procura, in attesa di accertare eventuali responsabilità. I reati ipotizzati sono quelli previsti dal codice dell’ambiente e quelli di danneggiamento aggravato e disastro innominato colposo.

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