Il presidente Crocetta: “Ryanair atterrerà a Comiso”. Ma apre il contenzioso con il ministero dei Trasporti

di Redazione

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Il presidente Crocetta: “Ryanair atterrerà a Comiso”. Ma apre il contenzioso con il ministero dei Trasporti

| giovedì 06 Giugno 2013 - 15:09

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PALERMO, 6 GIUGNO 2013 – Dopo averlo inaugurato, si cerca in tempi brevi di riempirlo di aerei. L’aeroporto di Comiso è stato al centro di un incontro a palazzo d’Orleans promosso dal presidente della Regione, Rosario Crocetta.

 

Attorno a un tavolo la Sac, società di gestione dello scalo di Fontanarossa ed azionista di quello di Comiso, la Soaco che gestisce il “Magliocco-Pio La Torre” e la Camera di commercio di Ragusa. Presenti anche l’assessore al Turismo Michela Stancheris e l’assessore alle infrastrutture Nino Bartolotta.

 

Il problema è sostanzialmente economico e, secondo quanto dichiarato in una nota dal Governatore, in via di soluzione. Sarà la Regione ad aprire i cordoni della borsa per agevolare l’arrivo della compagnia lowcost Ryanair a Comiso, mentre alla Sac dovrebbe rimanere il compito di convincere alcuni vettori a “spostare” alcune nuove rotte da Catania allo scalo ibleo.

 

Ma Crocetta sembra intenzionato a ottenere qualcosa in cambio dal ministero dei Trasporti: che sia il dicastero a coprire il costo del servizio di assistenza al volo gestito dall’Enav. Proprio la querelle su chi dovesse pagare il lavoro degli “uomini-radar” è stato uno degli ostacoli che ha ritardato per mesi l’apertura dell’aerostazione. Ostacolo superato dai 4 milioni e mezzo di euro stanziati dalla Regione per i primi due anni di servizio assistenza al volo.

 

“La Regione – scrive Crocetta – ha avviato un’azione verso il Ministero competente, perché si faccia carico degli oneri per l’assistenza, così come tutti gli altri scali, non comprendendo la discriminazione attuale. In ogni caso, la Regione ha già attivato un finanziamento per 2 anni al fine di coprire tali spese con i fondi regionali”.

Sulla Ryanair Crocetta dà quasi per raggiunto l’accordo: “Ryanair volerà da Comiso – afferma il Governatore – c’è intesa tra tutte le parti”. E aggiunge: “Dopo un’attenta valutazione dell’importante funzionalità dello scalo siciliano, si è deciso che verranno stanziati i fondi per l’attivazione dei primi voli operati da Ryanair. Si è aperta una piena collaborazione tra Sac, Soaco e Camera di commercio di Ragusa con la totale disponibilità ad avviare un rapporto positivo con i Comuni, perché soltanto dal lavoro sinergico è possibile accelerare i tempi per rendere Comiso una delle realtà aeroportuali più produttive, influendo sullo sviluppo dell’area sud dell’Isola che vanta luoghi di grandissimo interesse turistico ed economico”.

 

Bellissime parole che, però, nascondono alcune questioni che dovevano, in realtà, essere risolte prima dell’apertura dello scalo. La prima riguarda il doppio ruolo della Sac: alleato nella Società Aeroporto Comiso (Soaco), concorrente come Aeroporto di Catania. Una questione che si lega alla “mission” da assegnare allo scalo di Comiso.

 

In teoria dovrebbe accogliere il traffico lowcost e cargo (merci) lasciando il resto a Fontanarossa. Anche il piano nazionale delineato dall’Enac (Ente nazionale aviazione civile), anni fa, parlava di “sistemi aeroportuali” per Palermo e Trapani da un lato e Catania e Comiso dall’altro ma gli interessi fra i vari scali raramente sono riusciti a convergere in modo da attivare serie sinergie.

 

Poi c’è l’annoso tema della rete stradale della zona meridionale della Sicilia. L’autostrada Siracusa-Gela avanza lentamente, e le province di Ragusa, Siracusa e la zona costiera del nisseno ne soffrono sia per il trasporto delle pregiate produzioni agricole che per i flussi turistici “rivitalizzati” anche dall’effetto-Commissario Montalbano.

 

Sciogliere al più presto questi nodi è indispensabile quanto portare gli aerei sulla pista di Comiso. Fonti della Rynair parlavano tempo fa di due milioni di passeggeri annui pronti ad atterrare all’aeroporto degli Iblei. Bisognerà guadagnarseli giorno per giorno.

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