GELA (CL), 6 GIUGNO 2013 – Operazione “Villaggio Aldisio” a Gela, in provincia di Caltanissetta. La polizia ha arrestato 11 persone per detenzione e traffico di armi.
Le indagini sono partite lo scorso 20 ottobre, quando è stato arrestato Enzo Bruno Manfrè, pregiudicato gelese, che è stato trovato in possesso di numerose armi, tra le quali anche un fucile con mirino di precisione e un giubbotto antiproiettili di fattura artigianale. L’attività investigativa, condotta dal commissariato di Gela e dalla squadra mobile di Caltanissetta, ha permesso di scoprire una banda che disponeva di un vero e proprio arsenale che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato destinato a compiere rapine e danneggiamenti.
In un casolare in contrada Burgio, poco lontano da Gela, utilizzato come base logistica dalla banda, gli agenti hanno trovato fucili, pistole e munizioni rubate, avvolte in una coperta. Il casolare, secondo gli inquirenti, sarebbe stato utilizzato per lo più dai fratelli Nunzio e Luigi Di Noto (nella foto). Tra le armi anche una pistola con silenziatore, che Nunzio Di Noto e un suo complice, Ignazio Brivitello, avrebbero utilizzato per esercitarsi al tiro al bersaglio nella zona industriale gelese.
Per gli investigatori a capo dell’organizzazione ci sarebbero Nunzio di Noto ed Enzo Bruno Manfrè. Gli indagati tenevano le loro “riunioni” in un bar del quartiere Villaggio Aldisio di Gela, dove abitava la maggior parte dei componenti della banda. Le misure di custodia cautelare sono state emesse dal Gip di Gela, Veronica Vaccaro, su richiesta del sostituto procuratore Antonio D’Antona.
Questi i nomi delle 11 persone arrestate: Nunzio Di Noto, 23 anni, il cugino Luigi Di Noto, 27 anni, Enzo Bruno Manfrè, 24 anni, tutti pregiudicati e ritenuti dagli investigatori i capi dell’organizzazione, Aristide Tascone, 26 anni, con precedenti per droga e danneggiamento, e gli incensurati Nunzio Esposito Ferrara, 24 anni, Ignazio Brivitello, 27 anni, Alessio Tallarita, 28 anni, e Zeus Orazio Sola, 25 anni.
Il gip di Gela, Veronica Vaccaro, che ha emesso i provvedimenti restrittivi su richiesta del pm, Antonio D’Antona, ha disposto gli arresti domiciliari per Orazio Terlati, 29 anni, ed Ernesto Rocco Privato, 21 anni.
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