Caso Denise, secondo il perito la sorellastra disse: “A casa c’ha purtai”

di Redazione

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Caso Denise, secondo il perito la sorellastra disse: “A casa c’ha purtai”

| giovedì 06 Giugno 2013 - 09:05

Denise Pipitone, processo, Jessica Pulizzi, scomparsa, perito, intercettazione

TRAPANI, 6 GIUGNO 2013 – Nuova svolta nel processo per il sequestro di Denise Pipitone, la bambina scomparsa a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, il primo settembre del 2004.

Il perito trascrittore Carla Ciriaco, incaricata dal Tribunale di Marsala di condurre un nuovo esame sull’intercettazione ambientale dell’imputata Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise, avvenuta l’11 settembre del 2004, ha confermato nel corso del processo: “Nell’intercettazione ho sentito la frase “Quannu eru cu Alice… pigghiai e a casa c’ha purtai” (“Quando ero con Alice… ho preso e gliel’ho portata a casa”), detta a bassissima voce”.

La frase è stata detta da Jessica alla madre, Anna Corona, indagata in un secondo filone d’indagine sulla cui archiviazione si attende la decisione del gip, in una conversazione avvenuta all’interno del commissariato di polizia di Mazara.

La perizia effettuata da Carla Ciriaco è stata disposta per fare chiarezza su alcune discrepanze emerse dalle trascrizioni dei consulenti delle parti. Il perito, però, conferma anche che alcuni passaggi dell’intercettazione sono impossibili da comprendere: “In certi passaggi Jessica abbassa il tono della voce e non è materialmente possibile ascoltare quel che viene detto. Non si possono fare miracoli laddove non si può”. Il procedimento vede imputato anche Gaspare Ghaleb, ex fidanzato di Jessica, accusato di falsa dichiarazione.

 

Il Tribunale di Marsala ha inoltre rigettato le ulteriori richieste di integrazione probatoria che sono state avanzate dalle parti civili. Tra queste la testimonianza del sordomuto Battista Della Chiave, che l’uomo ha reso nel corso di un’indagine della difesa Per il presidente del Tribunale, Riccardo Alcamo “si tratta di fatti estranei all’imputata Jessica Pulizzi, oggetto di un’altra indagine a carico di un soggetto diverso”. Battista Della Chiave, 74 anni, fu ascoltato dall’avvocato Giacomo Franzitta, legale della madre di Piera Maggio, madre di Denise. Il sordomuto aveva dichiarato di aver visto la bambina poco dopo il rapimento, mentre era in braccio al nipote Giuseppe Della Chiave, in un magazzino di Mazara, in via Rieti.

I giudici hanno anche fissato la data per la requisitoria, che si terrà il prossimo 17 giugno. Il giorno dopo parlerà la parte civile, mentre il 19 giugno sarà il turno della difesa. La sentenza potrebbe arrivare lo stesso giorno, oppure il 24 giugno.

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