Giuseppe Lupo e l’impegno per il Congresso Pd. “Potrei ricandidarmi, sto valutando”

di Redazione

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Giuseppe Lupo e l’impegno per il Congresso Pd. “Potrei ricandidarmi, sto valutando”

| venerdì 07 Giugno 2013 - 04:49

giuseppe lupo commissione per congresso pd

PALERMO, 7 GIUGNO 2014 – Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd, è stato chiamato dalla direzione nazionale del Partito democratico a far parte della Commissione per il Congresso, l’organo che dovrà stabilire modalità e tempi del prossimo Congresso d’autunno. 

 

Un incarico delicato, visto che da più parti questo appuntamento è atteso come il momento della rinascita del partito, scosso dalle ultime vicende elettorali.

Al telefono con Si24, il deputato regionale Lupo è diretto e preciso, schiva le domande di politica regionale – rimandando “le polemiche sterili” al giorno dopo le elezioni amministrative del 9 e 10 giugno – e va dritto al punto, spiegando quali saranno le priorità su cui dovrà lavorare la Commissione con precisione chirurgica. “Ogni decisione deve essere presa – dice – nell’ottica del potenziamento delle relazioni con la base, ogni sforzo deve essere teso al recupero della fiducia dei territori”.

Quattro i punti fondamentali su cui lavorerà principalmente la Commissione per il Congresso, proponendo, ove necessario, anche eventuali modifiche statutarie. E il primo obiettivo ha un significato importante, soprattutto se letto alla luce degli ultimi eventi elettorali, interni ed esterni, primarie e nazionali, che hanno inferto duri colpi alla tenuta del Partito democratico.

 

“Bisogna separare – spiega Lupo – la figura del segretario del partito da quella del candidato premier. Dobbiamo consolidare la pratica delle primarie per la scelta della persona che rappresenterà il partito nelle tornate elettorali. Questa volta fu votato Bersani, che coincideva con il ruolo di leader del partito, ma dobbiamo fare in modo che questa non debba essere la regola o il sottinteso”.

Il secondo punto ha a che fare invece con la disciplina dello strumento delle primarie. “Il punto è: primarie aperte, sì o no? Voto soltanto agli iscritti del Pd o anche agli elettori in generale? Qualsiasi elettore o soltanto quelli che, nei tempi e nei modi corretti, si siano iscritti in un albo? Regole identiche sia a livello nazionale che territoriale, o devono essere differenti? Domane – prosegue Lupo – sulle cui risposte dobbiamo ben riflettere poichè ne va della credibilità dei leader del partito”.

E ancora, la Commissione congresso lavorerà sulla riduzione del numero dei componenti degli organi rappresentativi interni. “Attualmente siamo troppi e questo invece di rendere la discussione più democratica, impedisce a monte la discussione. Dobbiamo ridurre il numero – propone Giuseppe Lupo – proprio per poter aumentare la capacità decisionale degli organi. Non serve essere in tanti per essere democratici, basta essere ben piantati con i piedi sul territorio”.

 

pd-conferenza

 

E proprio a questo proposito, l’ultimo punto – in ordine di esposizione ma non di importanza – è il rilancio del rapporto con la base, con gli iscritti, con i circoli. “Soltanto tornando a invertire la rotta, dal basso verso l’alto e non viceversa – conclude Lupo – i nostri elettori potranno sentirsi veramente rappresentati e il Partito potrà crescere e rafforzarsi. Dobbiamo tornare a lavorare nei circoli”.

Parole che sembrano l’eco dell’appello lanciato dal parlamentare regionale Antonello Cracolici, nel corso della manifestazione “#RifayPd”. Forse un primo momento di contatto per il rilancio comune del partito anche in Sicilia.

Le regole della Commissione per il congresso ricadranno, a cascata, anche sul partito regionale, che da mesi ormai naviga su acque poco serene. Quello che pare certo è che entro l’autunno si terranno i Congressi regionali con all’ordine del giorno anche l’elezione dei nuovi segretari regionali. Ma Giuseppe Lupo non ha ancora sciolto la riserva sulla sua nuova candidatura: “Ci sto ancora pensando. È una valutazione molto complicata”.

Della Commissione per il Congresso fanno parte: Roberta Agostini, Stefano Bonaccini, Lucia Centillo, Francesca Ciafardini, Gino Cimmino, Gianni Dal Moro, Roberto Gaultieri, Lorenzo Guerini, Danilo Leva, Giovanni Lunardon, Giuseppe Lupo, Luigi Madeo, Margherita Miotto, Roberto Montanari, Roberto Morassut, Antonella Rossi, Nicola Stumpo, Valeria Valente, Francesco Verducci. Su invito, ne farà parte anche un componente della commissione di Garanzia.

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