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Vi siete scordati la password? Basta ingoiarla

PALERMO, 11 GIUGNO 2013 – Le scriviamo su biglietti, su file di word, sul cellulare come memo o in apposite App, oppure usiamo sempre la stessa nella speranza che questo sistema possa aiutare la nostra memoria.

 

Si tratta delle password, quelle che ci vengono chieste e richieste per accedere alla mail, al conto in banca, al carrello dello shopping online, ai social network, per pagare alla cassa del supermercato o iscriversi ai siti di informazione. Insomma, un continuo. E il numero cresce, ogni giorno della nostra nuova vita passata su internet.

 

Ma se invece di ricordarci le password le ingerissimo? La proposta arriva da Motorola: una pillola con all’interno un chip capace di generare un segnale che ci “autentica” quando ce n’è bisogno. Una volta ingerita la pastiglia, lo stomaco agirebbe come un elettrolita sulla batteria del chip facendogli generare un segnale a 18 bit simile a quello di un elettrocardiogramma. Il risultato è una sorta di password elettrica che, grazie alla conduttività del corpo umano, diventa trasmissibile attraverso il tatto.

Sembra uno scenario del tutto fantascientifico ma le pillole dotate di microchip già esistono, utilizzate soprattutto per cure mediche: attraverso il chip il medico può essere più facilmente in grado di capire che reazioni hanno le medicine sul malato.

 

L’alternativa alla pillola è il tatuaggio-chip, che avrebbe una durata maggiore della pastiglia, il cui destino è inevitabilmente legato alle fasi della digestione.

E poi cosa succede? No, avete ragione. Meglio non saperlo.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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