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Nuovo stop alla cassa integrazione in Sicilia. Finanziamenti dallo Stato soltanto a luglio

PALERMO, 13 GIUGNO 2013 – Stop alla Cassa integrazione in Sicilia, almeno fino a luglio. Si è concluso con una batosta per le imprese in crisi dell’Isola l’incontro romano tra l’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede, e il Governo Letta.

 

Fino alla fine di giugno, infatti, dal Ministero non arriveranno nuovi finanziamenti. Restano così sospese oltre 2300 richieste di imprenditori siciliani in crisi. Continuerà a prendere l’assegno sociale dell’Inps chi già lo prendeva, ma se a luglio – periodo in cui ci sarà una nuova trattativa a Roma, a cui parteciperà anche l’Inps – non arriveranno nuovi finanziamenti, il nuovo stop riguarderà tutti.

 

Stanno finendo, infatti, i soldi nelle casse della Regione per gli ammortizzatori sociali. Ma anche per il Ministero le cifre si stanno assottigliando.

 

L’assessore Bonafede, come riferisce il Giornale di Sicilia, era arrivata a Roma con l’intenzione di portare subito in Sicilia almeno 65 milioni di euro, ma è tornata soltanto con delle promesse. La prima è che lo Stato assegnerà alla Sicilia, a fine giugno, 550 milioni di euro per la cassa integrazione. La seconda è che questi fondi saranno indipendenti dai finanziamenti dell’Unione europea, circa 108 milioni di euro, destinati agli ammortizzatori sociali.

 

Un colpo d’acceleratore è stato dato, invece, dall’Agenzia delle Entrate al rimborso dell’Iva pagata in più dalle imprese siciliane. L’Ente ha destinato una ventina di operatori in più allo smaltimento delle pratiche. Già 63 milioni di euro sono stati erogati, ed “entro luglio – assicura il direttore dell’Agenzia, Antonino Gentile – tutti i circa 190 milioni di euro saranno restituiti alle circa duemila imprese che ne hanno fatto richiesta”.

 

Immediato l’allarme dei sindacati per il nuovo blocco alla cassa integrazione. “Si tratta di una notizia allarmante – dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro. – Mi auguro che l’ottimismo dell’assessore Bonafede sulla possibile concessione di nuovi fondi dallo Stato sia fondato. In ogni caso, la Regione deve garantire le tutele sociali anche con finanziamenti propri. Chiediamo, dunque, che l’argomento sia oggetto di confronto immediato”.

 

“Migliaia di richieste non hanno avuto risposta – dice il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone – e ci sono migliaia di lavoratori che rischiano il licenziamento. Per non parlare di quelli che attendono la proroga del trattamento di mobilità e non hanno altre forme di reddito. Un quadro drammatico che non è stato per niente mitigato dall’ultimo incontro tra le Regioni e il Governo nazionale”.

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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