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Caso Denise, chiesti 15 anni per Jessica Pulizzi: “Indizi inequivocabili a carico della sorellastra”

MARSALA, 17 GIUGNO 2013 – Quindici anni di carcere: è la richiesta formulata dai pm Sabrina Carmazzi e Francesca Rago per Jessica Pulizzi, la sorellastra della piccola Denise Pipitone. La donna è accusata di avere rapito la bambina, il 1° settembre 2004 a Mazara del Vallo.

 

Secondo i sostituti procuratori del Tribunale di Marsala gli indizi a carico di Jessica Pulizzi sarebbero inequivocabili. Il pm Rago, nel corso della requisitoria che ha portato alla richiesta della pensa massima, ha ricordato le contraddizioni di Jessica Pulizzi che avrebbe detto di essere a casa quel giorno mentre il suo cellulare, al momento della scomparsa di Denise, sarebbe stato agganciato ad una cella corrispondente a quella della casa di Denise.

 

Secondo il pm inoltre, la frase “a casa c’ha purtai” (a casa gliela ho portata, ndr) detta da Jessica alla madre Anna Corona, mentre le due donne si trovavano al commissariato di Mazara l’11 settembre 2004 e intercetattata dagli inquirenti, rappresenterebbe una “confessione”.

 

I pm hanno chiesto poi 5 anni e 6 mesi per l’ex fidanzato di Jessica, Gaspare Ghaleb, accusato di false dichiarazioni. I due sostituti hanno inoltre trasmesso alla Procura gli atti, affiinchè si proceda per falsa testimonianza nei confronti di Francesca Adamo, collega di Anna Corona, sentita come teste nel corso del dibattimento.

 

L’udienza è stata aggiornata a domani, quando parleranno i difensori delle parti civili. “Voglio solo giustizia – ha detto Piera Maggio, la madre della piccola Denise – . Spero di potere riabbracciare mia figlia, so che è ancora viva”.

Redazione

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