Operazione antidroga “nickname”: pure 5 minorenni tra i 38 arrestati. L’ELENCO DEI NOMI E LE FOTO

di Redazione

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Operazione antidroga “nickname”: pure 5 minorenni tra i 38 arrestati. L’ELENCO DEI NOMI E LE FOTO

| martedì 18 Giugno 2013 - 05:22

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ENNA, 18 GIUGNO 2013 – Una vasta operazione antidroga condotta dalla Polizia ha portato in carcere 38 persone fra le quali cinque minorenni (nella foto da sinistra Massimiliano Scaminaci, Giuseppe Cuccia, Pietro Cuccia).

 

L’operazione denominata “nickname”, ancora in corso, nasce dalle indagini del Commissariato di Leonforte e interessa le province di Enna, Palermo, Catania e Caltanissetta.

 

L’inchiesta è coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, agli arrestati si contesta l’accusa di traffico di stupefacenti ed estorsione. L’operazione è condotta con l’ausilio delle unità cinofile della Polizia di Palermo.

 

L’indagine è denominata “Nickname” per i soprannomi con i quali gli indagati erano soliti chiamarsi tra loro (“zio Giulio”, “Orzowei”, “u baruni”, “u suopu”, “u mazza”, “u topu”) ed ha permesso di fare luce su un traffico di stupefacenti nella zona nord della Provincia ennese (Agira, Leonforte, Nissoria, Assoro e Gagliano).

Numerosi i sequestri di marijuana e di cocaina; sigilli anche ad una Bmw X6 utilizzata per il trasporto di cocaina da Catania ad Agira. Una cinquantina di persone sono state segnalate alla prefettura come consumatori di droga. Nel corso delle indagini si è scoperto che nel territorio operavano di due diverse organizzazioni.

 

Una sarebbe stata guidata da Massimiliano Scaminaci, l’altra da Pietro Cuccia, insieme al fratello Giuseppe. Tra i fornitori del primo quasi esclusivamente catanesi. Il secondo gruppo trattava prevalentemente marijuana e hashish. Pietro e Giuseppe Cuccia, fanno sapere gli investigatori, sono figli di Rosario, attualmente detenuto nel carcere palermitano “Pagliarelli” per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

 

I fratelli Cuccia avrebbero avuto a disposizione una rete di collaboratori e pusher che si occupavano di spacciare al dettaglio, ad Agira, Assoro, Nissoria e Leonforte. Gli indagati spesso usavano termini convenzionali per indicare gli stupefacenti e le loro contropartite in denaro: parlavano telefonicamente di “carne di cavallo”, “felpe”, “magliette”, “olio”, “vino”.

 

A volte usavano anche espressioni come “un treno di gomme con la scritta verde”, intendendo per verde la marijuana, da distinguere dal “bianco” della cocaina. I telefoni, utilizzati esclusivamente per l’attività di spaccio e non per questioni personali, erano chiamati “i telefoni della ditta”.

 

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In carcere sono finite 29 persone, le altre sono state poste ai domiciliari. In carcere Pietro Cuccia, 41 anni, Massimiliano Scaminaci, di Agira, 36 anni; Pietro Amato, nato ad Adrano 23 anni; Francesco Balsamo, nato a Catania, 43 anni; Giuseppe Salvatore Bonanno, di Leonforte, 27 anni ; Sebastiano Buscemi, nato a Leonforte, 27 anni; Giuseppe Cuccia, di Agira, 38 anni; Francesco Di Bua, nato ad Enna, 34 anni; Michele Angelo Fiscella, nato a Catania, 39 anni; G. S., nato a Leonforte, 19 anni, minorenne all’epoca dei fatti; Paolo Gazzo, di Agira, 40 anni; il fratello Filippo di Agira, 25 anni, Salvatore Liccardi, nato ad Agira, 42 anni; Enzo Minnì, di Agira, 30 anni; Giuseppe Minnì, di Agira, 37 anni; Maria Antonella Minnì, nata a Leonforte, 27 anni; Mario Minnì, di Agira, 51 anni; Michele Musumeci, nato a Catania, 47 anni; Mario Naceto, nato a Catania, 21 anni; il padre Sebastiano, detto “Nello”, nato a Catania, 47 anni; Angelino Naselli, nato ad Enna 37 anni; Francesco Pagano, nato ad Agira, 37 anni; Venerina Palmisano, nata ad Agira, 46 anni; R. F., 20 anni, minorenne all’epoca dei fatti; Biagio Sambataro , detto “Gino”, nato Belpasso, 57 anni; Rosanna Signorelli moglie di Sebastiano Naceto e madre di Mario, nata a Catania, 41 anni; T. S., 20 anni, all’epoca dei fatti minorenne; C. C., nato a Leonforte, 20 anni, minorenne all’epoca dei fatti; Giovanni Arcidiacono, nato a Catania 41 anni.

 

Arresti domiciliari per altre 9 persone: B. M., nata a Enna, 18 anni, minorenne all’epoca dei fatti; Daniela Messina, nata in Germania, 38 anni; Filippo Muratore nato a Catania, 25 anni; Francesco Musumeci, nato a Catania, 25 anni; Nicolò Prestifilippo Cirimbolo, nato a Nicosia , 27 anni; Filippo Raccuglia, nato a Leonforte, 24 anni; Santa Rapisarda, nata a Catania, 43 anni; Ignazio Rubulotta, nato a Leonforte, 43 anni; Domenico Russo Papo, nato a Nicosia, 29 anni.

 

 

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