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La sfilata del Palermo Pride 2013: centomila persone colorano la città. FOTOGALLERY

PALERMO, 22 GIUGNO 2013 – Chiedono diritti per tutti invadendo e colorando la città. Sfidano il caldo sfilando per la città con palloncini, musica e costumi multicolor: è il popolo del Palermo Pride 2013 accompagnato da madrine d’eccezione e tanti volti noti.

 

La sfilata è aperta dal carro del coordinamento Palermo Pride, allestito nello stile dei carretti siciliani. 

 

In corteo per la città 21 carri e, per la prima volta, una Triumph Spitfire, automobile che ha partecipato alla Targa Florio. Rosa il colore predominante, come del resto lo è stato per tutto il Palermo Pride 2013.

 

Madrine dell’evento la modella Eva Riccobono, l’ex parlamentare Vladimir Luxuria e le attrici Maria Grazia Cucinotta e Barbara Tabita. Sui carri anche la presentatrice Victoria Cabello e la regista teatrale Emma Dante.

 

“Palermo non ospita il Pride Palermo – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando – vive ogni giorno i valori del Pride, oggi li vive insieme con altri che non sono palermitani e credo sia questo il segno di questa straordinaria grande festa e di questo grande mosaico che è Palermo. Il nostro obiettivo è quello di coniugare diversità con uguaglianza”.

 

“In realtà non è solo per il Pride, ma per tutti”, ha dichiarato Barbara Tabita. “Io non credo nelle quote rosa, nell’amore di serie B, la diversa sono io. Io sono sposata con un uomo, quindi eterosessuale e cristiana. Sono qui per dire che non esiste la diversità, insegnatelo ai vostri figli, vorrei che oggi fosse una festa della famiglia, infatti io mi sento madrina a tutti gli effetti perché ci credo, ma mi piacciono i maschi”. 

 

“È finita la pazienza, parlo anche per me”, ha dichiarato Nichi Vendola, il leader di Sel e presidente della Regione Puglia. “Ho 55 anni e sto invecchiando in un Paese retrograde di cui mi vergogno, fanalino di coda in Europa per quanto riguarda i diritti. Penso che la società italiana sia pronta, penso che la classe politica è stata soggiogata da clericalismo, da un bigottismo con cui compensava il proprio immoralismo. Il burlesque da un lato e l’anatema contro le diversità dall’altro, due facce della stessa medaglia. Che finisca quel tempo, pretendiamo ora una legge contro l’omofobia”.

 

“Il sud d’Europa – ha continuato Vendola – è stato sempre la parte più evoluta d’Europa, d’altronde si veniva in Sicilia a sentire il profumo della libertà. Non bisogna meravigliarsi che i pregiudizi siano più radicati al nord che non al sud. Oggi è il tempo di sradicarli ovunque”.

 

“Sono emozionata – ha detto la madrina del Palermo Pride, Maria Grazia Cucinotta, sempre, quando faccio queste manifestazioni, mi toccano il cuore perché parli di vite, parli di diritti, parli di lotte che non si dovrebbero fare perché comunque è amore e l’amore non ha sesso. Penso che tutte le persone intelligenti accoglieranno bene il Pride, di quelle meno intelligenti ne faremo a meno”.

 

“Sono molto contenta – ha dichiarato la modella Eva Riccobono – perché sono palermitana e credo tantissimo in questo evento. Mancavano da un po’ questi eventi culturali in città. Sono qui per far capire al resto d’Italia che è ignorante nei confronti della Sicilia, sono più chiusi di noi perché forse non hanno studiato la nostra storia. Accettare l’omosessualità è un grande segno di civiltà e ne abbiamo bisogno tutti”.

 

“Da Palermo deve arrivare una forte richiesta – ha detto Vladimir Luxuria – di essere riconosciuti cittadini come gli altri. Siamo fiduciosi e testardi, da 20 anni continuiamo a chiedere pari dignità e uguaglianza. Palermo è una città che oggi urla uguaglianza. Dobbiamo avere lo stesso coraggio di chi si è ribellato al potere mafioso e nel dire no al potere eterosessista”.

 

“La mia presenza oggi qui si ripete da tempo, da quando ho fatto il ministro – Paolo Ferrero segretario Prc -. Mi dispiace che dopo tanti annunci il ministro Idem non sia qui oggi. Francamente da lei un po’ di coraggio era lecito aspettarselo: questo è veramente il governo degli annunci. Il Paese – ha aggiunto – non è diviso tra Nord e Sud ma fra chi chiede i diritti e la politica che è subalterna al Vaticano. La politica smetta di ascoltare oltretevere e ascolti i diritti della gente”.

 

“Palermo – ha detto Titti De Simone, presidente del coordinamento del Pride – ha dimostrato in questi giorni di essere una capitale europea e dei diritti”.

 

Decine di migliaia ad intonare canti indossando magliette con l’asterisco rosa. Gli slogan ripetuti più spesso dalla folla, la tutela dei diritti per tutti “Amare è un diritto umano”, concetto poi declinato in tutte le lingue, dall’inglese “different people, same rights”, fino al dialetto siciliano “ti vogghiu bene”.

 

L’attrice siciliana Cucinotta è arrivata accompagnata da una decina di poliziotti in tenuta d’ordinanza completamente fuxia. Tra la bandiere spiccano anche quelle contro il Muos, di Rifondazione, delle varie associazioni per la difesa dei diritti Lgbt. 

 

Il corteo è stato interrotto, solo per alcuni minuti, da alcuni lavoratori del Teatro biondo, incatenati ai cancelli d’ingresso per protestare contro la chiusura del teatro. Uno striscione recitava: “La cultura non è morta? No, è emarginata”. 

 

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(foto di Gualtiero Sanfilippo e Maria Teresa Camarda)

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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