Diabete e scompenso, l’assessorato della Salute insiste sulla prevenzione

di Redazione

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Diabete e scompenso, l’assessorato della Salute insiste sulla prevenzione

| lunedì 24 Giugno 2013 - 11:43

malati diabete in sicilia

PALERMO, 24 GIUGNO 2013 – La Sicilia è tra le regioni italiane con il maggior numero di diabetici, circa 290 mila. Ma l’allarme lanciato da Az Salute e dall’assessorato regionale per la Salute riguarda i casi nascosti: si stima infatti che per ogni due-tre ammalati di diabete ce ne sia uno che ancora non lo sa.

 

Il numero di diabetici accertati in Sicilia è oltre il 5,8% della popolazione a fronte del 5,5% della media nazionale, un dato che colloca l’Isola al terzo posto tra le regioni italiane. Di questi, il 10% circa sono affetti da diabete di tipo 1, così detto giovanile o insulino-dipendente.

 

Negli ultimi anni, si è assistito anche ad un significativo cambiamento del diabete di tipo 2 (intorno al 90% dei casi), che si sta diffondendo anche tra i giovani a causa dell’aumento dell’obesità tra gli adolescenti. Ma solo il 5% dei diabetici eseguono regolarmente tutti i controlli previsti dalle linee guida per il controllo delle complicanze.

 

Secondo l’indagine realizzata da AZ Salute, con la collaborazione dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana, le nove Asp e i medici diabetologi, nell’Isola, inoltre, ci sarebbe il 30-50 per cento di diabetici non diagnosticati, percentuale che porterebbe i siciliani portatori della malattia ad oltre 400 mila.

 

“Importante è garantire l’accesso alle cure ed alle campagne di prevenzione, con un occhio attento alle fasce più deboli e di basso livello socio-economico, fascia in cui si registra la più alta incidenza di ricovero e mortalità”, commenta Salvatore Scondotto, dirigente dell’Osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute della Regione siciliana.

 

“Diabete e scompenso – afferma l’assessore Lucia Borsellino – sono tra le patologie a maggiore impatto sulla popolazione siciliana e sulle quali si concentra, prevalentemente, la programmazione sanitaria regionale e locale. Anche il recente provvedimento per il monitoraggio delle prescrizioni rientra tra le azioni di maggiore appropriatezza, a tutela dei pazienti e a supporto degli operatori, per l’attuazione delle quali l’assessorato, oggi, può fornire idonei strumenti ed evidenze per il governo clinico”.

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