Amministrative 2013 – Ballottaggi Messina: ribaltone. Accorinti sindaco. Ragusa, trionfo M5S: Piccitto 69,35%. Siracusa, Garozzo è il nuovo sindaco

di Redazione

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Amministrative 2013 – Ballottaggi Messina: ribaltone. Accorinti sindaco. Ragusa, trionfo M5S: Piccitto 69,35%. Siracusa, Garozzo è il nuovo sindaco

| lunedì 24 Giugno 2013 - 12:42

piccitto in comune dopo elezione

PALERMO, 24 GIUGNO 2013 – Ballottaggi con sorpresa in Sicilia. Un brutta sopresa per il centrosinistra, vincitore indiscusso del primo turno, che in due capoluoghi di provincia su tre deve cedere il passo: vince a Siracusa con Garozzo, ma perde inaspettatamente a Messina e soccombe al Movimento 5 Stelle a Ragusa (nella foto Federico Piccitto nel palazzo del Comune).

 

Clamoroso il risultato nel capoluogo dello Stretto. Renato Accorinti, attivista “No Ponte”, ha battuto il candidato del centrosinistra Felice Calabrò, di fatto sovvertendo il risultato del primo turno, in cui soltanto 59 voti avevano impedito al candidato di Pd, Udc e Lista Crocetta di conquistare la carica, che si era fermato al 49,94 per cento.

 

Tirano un sospiro di sollievo i grillini siciliani dopo l’elezione trionfale di Federico Piccitto a sindaco di Ragusa con quasi il 70%. “Un sogno che diventa realtà – commenta il capogruppo del M5S all’Ars, Giancarlo Cancelleri. – Vedrete cosa è un’amministrazione a 5 Stelle”.

 

Il portavoce del Movimento di Beppe Grillo, fino a poche ore prima della chiusura delle urne, non aveva voluto sbilanciarsi in previsioni, soprattutto alla luce dei pessimi risultati ottenuti al primo turno. Quindi, esplosione di gioia al comitato di Piccitto e sui social network quando i risultati sono diventati definitivi.

 

“Ragusa è a 5 stelle”, “La città di Ragusa è libera”, “Arriva il primo sindaco siciliano a 5 Stelle”, sono soltanto alcuni dei post con cui i grillini siciliani, e di tutta Italia, hanno festeggiato il successo al ballottaggio di Ragusa.

 

Solitamente refrattari ad eventuali alleanze politiche, i grillini non hanno disdegnato stavolta l’appoggio di Sel e La Destra. “La vittoria di Piccitto a Ragusa, in chiara discontinuità con il sistema di potere dell’attuale deputato regionale Nello Di Pasquale – dice Erasmo Palazzotto deputato nazionale e coordinatore regionale di Sel Sicilia – segna il fallimento di un centrosinistra che decide di appaltarsi ai transfughi del Pdl e che non è capace di mettersi in sintonia con la voglia di cambiamento che i Siciliani hanno espresso con questo voto”.

 

garozzo giancarlo con matteo renzi

 

Siracusa è l’unica città dove il centrosinistra ha vinto con il renziano Giancarlo Garozzo (nella foto con Matteo Renzi), che ha staccato l’avversario Paolo Reale Ezechia, il candidato che ha spaccato il centrodestra nel capoluogo aretuseo, mettendo l’una contro l’altra la corrente legata al parlamentare regionale Vincenzo Vinciullo e quella che fa capo all’ex ministro per l’ambiente Stefania Prestigiacomo. Una frattura che minava alle basi la campagna elettorale di Ezechia.

 

Ma il segretario regionale del Partito democratico, Giuseppe Lupo, non sente la sconfitta e si ritiene comunque soddisfatto dei risultati ottenuti. “Il Pd è il partito che vince le elezioni nel maggior numero di comuni chiamati al ballottaggio, conquistando, con propri sindaci, Comiso, Aci S.Antonio, Biancavilla e Scordia e si aggiudica due dei quattro capoluoghi, Catania e Siracusa, prima in mano al Pdl. In diversi altri comuni – prosegue Lupo – il Pd vince in coalizione, sostenendo candidati di altri partiti. A Messina, dove abbiamo sfiorato la vittoria a primo turno, la coalizione che sosteneva Calabrò conquista ben 29 consiglieri comunali su 40. Nella maggior parte dei comuni dove il Pd non vince si registra comunque il crollo di tutti i partiti perchè ad imporsi sono candidati espressione di liste civiche”.

 

Sulla stessa linea anche il governatore Crocetta: “I dati del ballottaggio riconfermano la crescita del centrosinistra e la destrutturazione del centrodestra che non ha vinto in nessuno dei capoluoghi dove si è votato e in cui governava. Nella quattro città capoluogo vinciamo noi. Non vincono i candidati del centrosinistra a Messina e Ragusa – prosegue Crocetta – anche se la coalizione ha avuto una notevole affermazione in consiglio e dove vengono eletti un sindaco del Movimento 5 Stelle e un sindaco di una lista civica. Emerge un fronte complessivo di rinnovamento che dovremo sostenere e portare avanti con coraggio”.

 

“Un altro risultato che conferma il buon governo della Regione – commenta il senatore del Pd, Giuseppe Lumia –. Il cambiamento guidato da Rosario Crocetta riscuote consensi in molte realtà dell’Isola e anche dove ci sono state difficoltà, come a Ragusa e Messina, hanno prevalso dei candidati espressione di una cultura progressista affine a quella del presidente Crocetta. Questo risultato – aggiunge Lumia – incoraggia le forze della rivoluzione moderna e democratica a stare insieme, per promuovere una politica di grandi innovazioni, carica di legalità e sviluppo”.

 

Per Gianpiero D’Alia, ministro della Pubblica amministrazione e segretario dell’Udc siciliana “i risultati di Messina e Ragusa lasciano l’amaro in bocca. Credo sia necessaria una serena riflessione che, per il futuro, ci porti a percorsi di selezione e proposta delle candidature all’insegna di una maggiore condivisione e confronto, in quanto ii ballottaggi hanno dimostrato che l’Udc è determinante soprattutto quando viene riconosciuto il suo ruolo all’interno della coalizione. Non è’ un caso che in realtà come quelle di piazza Armerina e Modica i candidati sostenuti dall’Udc escano vittoriosi anche contro il resto della coalizione di centrosinistra”. Sul nuovo sindaco di Messina D’Alia aggiunge: “Sono certo che Renato Accorinti, persona che conosco e stimo, saprà anteporre a tutto il bene di Messina e dei messinesi. Al nuovo sindaco e alla sua squadra gli auguri sinceri di buon lavoro. A Felice Calabro’, una persona seria che avrebbe fatto molto bene il sindaco, va il nostro ringraziamento e la nostra solidarietà per questo epilogo cosi sfortunato. Ora è il momento di accantonare le divisioni e collaborare per il rilancio della città”.

 

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