Caso Denise, assolta la sorellastra Jessica Pulizzi. Piera Maggio: “Mia figlia sequestrata di nuovo”

di Redazione

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Caso Denise, assolta la sorellastra Jessica Pulizzi. Piera Maggio: “Mia figlia sequestrata di nuovo”

| mercoledì 26 Giugno 2013 - 11:05

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MARSALA (TP), 26 GIUGNO 2013 – Assolta Jessica Pulizzi, la sorellastra di Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo (Tp) il primo settembre 2004, quando aveva poco meno di 4 anni. I giudici del tribunale di Marsala non hanno confermato l’accusa di concorso nel sequestro.

 

I giudici, che erano in camera di consiglio da martedì, hanno invece condannato a due anni l’ex fidanzato di Jessica, Gaspare Ghaleb, per false dichiarazioni ai magistrati. I pm Sabrina Carmazzi e Francesca Rago avevano chiesto 15 anni di carcere per Jessica e 5 anni e 4 mesi per Ghaleb.

 

“Oggi mia figlia è stata sequestrata di nuovo”. Così Piera Maggio, madre della piccola Denise, affranta, commenta la sentenza. “Si è arrivati all’assoluzione di Jessica nonostante i pm avessero detto che gli indizi contro di lei fossero chiari, univoci e convergenti. C’è qualcuno che vuole gettare in fondo a un fiume questo procedimento”. “Non c’è giustizia… non c’è giustizia”. Sono invece le uniche parole pronunciate da Piero Pulizzi, padre di Jessica e di Denise. 

 

Jessica Pulizzi, che oggi ha 26 anni, ne aveva 17 quando la sorellastra Denise scomparve. Al momento della lettura del verdetto non era in aula. C’era invece Piera Maggio, madre di Denise, che si era costituita parte civile assieme a Piero Pulizzi, padre di Jessica e di Denise, quest’ultima nata da una relazione extraconiugale.

 

La tesi della Procura, non accolta dal Tribunale, indicava il movente del sequestro proprio nel rancore di Jessica Pulizzi nei confronti della donna che le aveva sottratto l’affetto del padre.

 

L’assoluzione è stata pronunciata dal Tribunale, presieduto da Riccardo Alcamo, in base al secondo comma dell’articolo 530 del codice di procedura penale, cioè perchè “manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile”.

 

“È una sentenza giusta”, ha commentato l’avvocato Fabrizio Torre, uno dei difensori di Jessica Pulizzi. L’altro difensore, Gioacchino Sbacchi, ha affermato a sua volta: “Dirò a Jessica di viversi la sua vita serena e continuare a lavorare e pensare alla sua bambina. L’assoluzione è assoluzione tanto che non può essere neppure impugnabile”.

 

“Attendiamo di leggere le motivazione della sentenzaha dichiarato il procuratore capo di Marsala, Alberto Di Pisa, dopo l’assoluzione di Jessica Pulizzi – ma è probabile che ricorreremo in appello. Per noi c’era una serie di indizi gravi, univoci e convergenti, cementati da una causale importante e uniti alla mancanza di un alibi. Ma evidentemente il Tribunale ha ritenuto diversamente”. 

 

“Ho sempre detto di essere innocente. I giudici mi hanno creduto: dopo nove anni da incubo hanno preso la decisione che dovevano prendere. Spero che facciano giustizia per
Denise. La mia vita, ora, può continuare normalmente”. Questa la dichiarazione di Jessica Pulizzi raccolta in esclusiva dall’inviata di “Quarto Grado”. 

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