IL CAIRO, 5 LUGLIO 2013 – Non si arresta la tensione in Egitto. Dalla protesta contro Mohammed Morsi, alla protesta a favore Morsi del gruppo dei Fratelli Musulmani, che si è riversato in piazza per condannare quello che considerano un vero e proprio “colpo di stato”.
I Fratelli Musulmani descrivono questa giornata come il “venerdì della rabbia” e sono stati abbastanza chiari nel dichiarare che: “non parteciperanno a nessuna attività con le autorità usurpatrici”. La protesta non si limiterà ad evidenziare “l’attacco contro la democrazia” da parte dell’esercito e del gruppo guidato da nuovo capo dello Stato, il giudice Adly Mansour, ma intende condannare i 15 morti negli scontri tra militari e lealisti, nonché l’arresto di diversi collaboratori di Morsi.
La Fratellanza ha chiesto ai sostenitori di protestare pacificamente ma è alta la preoccupazione che si verifichino nuove violenze. Nel frattempo un altro corteo formato da migliaia di manifestanti attende di fronte alla mosche Rabia al-Adawiya al Cairo, questi si dirigeranno verso il ministero della Difesa.
L’esercito ha già fatto sapere tramite il suo portavoce Ahmed Mohammed Alì che “le proteste pacifiche sono un diritto del popolo ma ogni abuso potrebbe minare la pace sociale e quindi, l’interesse sociale”.
Twitter: “@Gualtilippo”