La crisi e le famiglie siciliane: meno spese per cibo, salute e cultura. Aumenta il consumo di alcol e droga

di Redazione

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La crisi e le famiglie siciliane: meno spese per cibo, salute e cultura. Aumenta il consumo di alcol e droga

| martedì 09 Luglio 2013 - 20:26

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PALERMO, 10 LUGLIO 2013 – I siciliani spendono meno in alimentari, farmaci, visite mediche e cura della salute e si danno ad alcol, sigarette e anche alla droga. È il dato singolare che emerge dal rapporto congiunturale della Fondazione Res, l’Istituto di ricerche su Economia e Società in Sicilia, presentato ieri.

 

L’analisi della spesa delle famiglie siciliane in tempo di crisi riserva più di una sorpresa. Ad iniziare dal vero crollo di oltre il 22 per cento della spesa del capitolo “Comunicazioni”. La corsa all’ultimo modello di smartphone e telefoni frena bruscamente, malgrado le tante offerte che continuano a tempestare il consumatore.

 

Ma il dato più vistoso ed anche preoccupante è quello che vede le famiglie rinunciare al cibo e alla salute preferendo abbondare in bevande alcoliche, tabacco e “narcotici”. Per non pensare al conto in banca e alle bollette da pagare. Insomma, meglio annegare nei paradisi artificiali e nell’euforia da alcool e droga e smaltire lo stress in una nuvola di fumo.

 

La spesa per queste sostanze è aumentata del 3,8 per cento mentre quella per gli alimentari scende del 3,2 per cento. Ma è tutto il capitolo che riguarda la cura di sé che registra percentuali negative: abbigliamento -3,6 per cento, mobili ed elettrodomestici -2,3, spese sanitarie -4,4, ricreazione e cultura -4,9 per cento.

 

Si salvano solo le spese per l’istruzione dei figli che aumentano del 4,9 per cento. Insomma, niente libri, concerti e film per pagare le scuole dei figli. In calo del 6,6 per cento anche spese in albergo e ristorante.

 

Un taglio a tutto ciò che può gratificare, saziare la mente e persino il corpo, tranne alcol, fumo e droga. Dati dietro i quali si può tragicamente intravedere un disagio che spesso sfocia, come la cronaca racconta a ritmo crescente, in sconvolgenti drammi della disperazione, compreso il suicidio.

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