“Corsie preferenziali” per i ricoveri, una nuova denuncia all’Asp di Ragusa. La sanità fra luci e ombre

di Redazione

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“Corsie preferenziali” per i ricoveri, una nuova denuncia all’Asp di Ragusa. La sanità fra luci e ombre

| venerdì 12 Luglio 2013 - 13:14

di giacomo borsellino conferenza stampa

PALERMO, 12 LUGLIO 2013 – Dopo Cefalù, ancora liste d’attesa aggirate e “corsie preferenziali” per alcuni pazienti in un ospedale del Ragusano. Lo rivela il presidente della commissione Sanità all’Ars, Pippo Digiacomo, nel corso di una conferenza stampa con l’assessore Lucia Borsellino, durante la quale viene scattata una fotografia della sanità siciliana.

 

Il tema passa quasi in secondo piano di fronte alle rivelazioni di Digiacomo. Ieri i Nas avevano perquisito la direzione e alcuni reparti dell’ospedale “San Raffaele – Giglio” di Cefalù, indagato il primario del reparto di Chirurgia Pierenrico Marchesa. Oggi un altro caso analogo, partito – come Cefalù – da una denuncia dei vertici.

 

 

Angelo Aliquò, commissario straordinario dell’Asp di Ragusa, conferma di avere formalizzato una denuncia, ma – raggiunto telefonicamente da Si24 – non si sbilancia: “C’è una denuncia, non posso rivelare i particolari. L’azienda ha anche avviato un’indagine interna e sarà valutato se applicare sanzioni disciplinari”.

Digiacomo svela la nuova inchiesta ma denuncia anche casi di caporalato alla Seus, la società che gestisce il 118 in Sicilia, e tentativi di infiltrazioni mafiose nel servizio di trasporto dei pazienti emodializzati.

 

Al 118 lavorano tre mila addetti ma l’assenza di una pianta organica lascia i lavoratori, secondo Digiacomo, in balia del “caporalato”. Tentativi di infiltrazioni mafiose nell’affidamento del servizio di trasporto dei pazienti in emodialisi sarebbero invece emersi nel corso di alcune audizioni in commissione.

 

Casi di malaffare che vanno denunciati “per contribuire alla rivoluzione. Dobbiamo avere il coraggio di affondare il coltello, è quello che la gente si aspetta da noi”, dice Digiacomo. Ma la rivoluzione passa anche da un miglioramento del sistema sanitario. Il quadro tracciato dall’assessore Borsellino mostra cosa è cambiato in Sicilia: sono diminuiti sensibilmente i ricoveri (da 185 su mille abitanti nel 2010 a 168 su 1000 nel 2012), meno “viaggi della speranza” con un calo del 9,6%.

 

http://www.youtube.com/watch?v=_vNSqZ1XU-M

 

Calano i parti cesarei (dal 40% al 32%), i pazienti infartuati sottoposti ad angioplastica passano dal 31% al 44% e gli interventi per la frattura del femore, effettuati su pazienti ultrasessantacinquenni in meno di 48 ore, crescono dal 13% al 50%.

 

L’assessore sottolinea alcuni interventi fatti: “Dal mio insediamento, abbiamo revocato diversi appalti – spiega Borsellino – perchè presentavano chiari segni di illegittimità: si tratta di appalti per servizi e per beni fra cui la fornitura di materiale chirurgico, l’assistenza integrata e quella protesica”.

“C’è una esigenza di moralizzazione” aggiunge Borsellino, annunciando anche un regolamento per un costante monitoraggio delle cartelle cliniche e una attiva collaborazione con altre istituzioni fra cui la Corte dei Conti, i Nas, la Finanza. “Questi dati positivi – aggiunge Lucia Borsellino – non devono però fare calare l’attenzione”.

 

Digiacomo ha infine sottolineato la necessità di approvare al più presto il disegno di legge – già pronto per l’aula – sulla rimozione dell’amianto in Sicilia, e quello sull’accorpamento dei servizi socio-sanitari.

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