Marsala, il club privato era una casa d’appuntamenti. Arrestati cinque uomini

di Redazione

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Marsala, il club privato era una casa d’appuntamenti. Arrestati cinque uomini

| lunedì 15 Luglio 2013 - 10:28

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MARSALA, 15 LUGLIO 2013 – Scovata dai carabinieri di Marsala una casa di prostituzione nella contrada Barbarella. Il proprietario dell’immobile Francesco Bianco, 70 anni, il rappresentante legale della cooperativa “Cupido one” Giovanni Candela, 41 anni, e il vicepresidente Andrea Figuccia, di 59 anni già agli arresti domiciliari.

 

Anche ad altre due persone è stato imposto l’obbligo di dimora: Vincenzo Figuccia, di 29 anni, figlio di Andrea Figuccia, prima addetto al bancone del bar e poi vice amministratore dell’associazione e Diego Marino di 33 anni, socio del “Cupido club”.

 

L’indagine partita l’8 dicembre del 2011 a seguito di un incendio doloso a carattere intimidatorio nei confronti di un’attività commerciale e due episodi simili durante il 2012 è stata condotta anche attraverso le intercettazioni telefoniche e ambientali, ma non solo. Sono stati anche i riscontri diretti di un infiltrato che, fingendosi avventore del club, è riuscito a permettere l’identificazione degli autori e mandanti dei danneggiamenti. Le indagini hanno portato alla luce una vera e propria organizzazione che celava dietro un locale di “appuntamenti” una rete di prostituzione.

 

Per tutti gli arrestati l’accusa è di esercizio in concorso di una causa di prostituzione e le ordinanze di misura cautelare sono state emesse dal gip del Tribunale di Marsala. Il locale è stato messo sotto sequestro dai carabinieri. Secondo gli inquirenti, Giovanni Candela, grazie all’ausilio di Andrea Figuccia, aveva il compito di trovare e assoldare le ragazze, provenienti principalmente dall’Est europeo e nord Africa per farle poi prostituire.

 

Le giovani donne venivano alloggiate in appartamenti privati o bed & breakfast e poi destinato al giro di prostituzione. I presunti responsabili avrebbero trattenuto il 50 per cento dei proventi raccolti dalle ragazze nella loro attività. Una percentuale che si aggirava intorno ai 50 euro per prestazione che aveva luogo nei locali “privè” del Club. A Vincenzo Figuccia e a Marino sarebbero spettate invece il controllo e la gestione delle attività delle ragazze.

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