Messina, scandalo Formazione: sequestro di beni per 6 milioni di euro. Scure della Regione sugli ispettori

di Redazione

» Cronaca » Messina, scandalo Formazione: sequestro di beni per 6 milioni di euro. Scure della Regione sugli ispettori

Messina, scandalo Formazione: sequestro di beni per 6 milioni di euro. Scure della Regione sugli ispettori

| venerdì 19 Luglio 2013 - 08:58

Nelli Scilabra, formazione professionale, scandalo, rotazioni, Ispettori,

PALERMO, 19 LUGLIO 2013 – Scatta un sequestro di beni da sei milioni di euro a Messina mentre lo scandalo Formazione tiene banco anche in Regione. Il problema è antichissimo: “Chi controlla i controllori?”. La dirigente dell’assessorato al Lavoro e di quello alla Formazione, Anna Rosa Corsello si trova di fronte al problema dopo l’ultimo scandalo che ha coinvolte tre enti di formazione messinesi e portato all’arresto di dieci persone.

 

Come riferisce oggi il Giornale di Sicilia, dopo la sospensione dell’accreditamento dei fondi agli enti coinvolti decisa dall’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra, parte la sostituzione di tutti gli ispettori che si sono occupati delle verifiche negli enti di formazione.

 

Presto scatterà anche una rotazione di tutto il personale dell’assessorato regionale al Lavoro che ha curato i controlli sui gestori dei corsi. 

 

Intanto nuovi sviluppi nell’ambito dell’inchiesta condotta da Guardia di Finanza e Polizia sui corsi regionali di Formazione professionale, a Messina. Le fiamme gialle, dopo gli arresti eccellenti dei giorni scorsi, su disposizione del gip del Tribunale locale, hanno sequestrato disponibilità finanziarie per circa 3.5 milioni di euro depositati su conti correnti e tre immobili del valore complessivo di circa 2.4 milioni di euro. Le somme oggetto della nuova misura cautelare sono quelle custodite sui conti correnti intestati non solo ai soggetti destinatari delle misure restrittive ma anche ad altre persone fisiche e società comunque oggetto delle indagini.

 

Tra tutte, si segnalano le posizioni di Elio Sauta, nei confronti del quale è stato disposto il sequestro di somme di denaro per un importo di circa 1 milione di euro; di Chiara Schirò, moglie dell’ex sindaco di Messina e deputato del Pd Francantonio Genovese, nei cui confronti è stato disposto il sequestro di somme per circa 400 mila euro; del Centro servizi 2000, società destinataria di un sequestro di circa 450 mila euro e di analogo provvedimento per un proprio immobile del valore prossimo ai 2 milioni di euro; di El.Fi. Immobiliare srl, per la quale il provvedimento di sequestro riguarda disponibilità monetarie per quasi 100 mila euro e due immobili del valore complessivo di circa 450 mila euro.

 

Queste ultime società, secondo quanto accertato dagli investigatori, sarebbero state utilizzate come intermediari per fare lievitare sensibilmente le spese di gestione relative ai corsi di formazione. I sequestri sono stati disposti per garantire le casse erariali nei confronti delle illegittime distrazioni. Intanto, le indagini proseguono per accertare ulteriori episodi e responsabilità. Gli investigatori invitano coloro che hanno frequentato corsi professionali presso gli enti Ancol, Aram e Umen, finiti al centro dell’inchiesta, percependo somme inferiori a quelle sottoscritte, a presentarsi presso gli uffici della Guardia di Finanza per segnalare tali circostanze.

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820