Incidente a Santiago de Compostela, forse sul treno anche un siciliano

di Redazione

» Cronaca » Incidente a Santiago de Compostela, forse sul treno anche un siciliano

Incidente a Santiago de Compostela, forse sul treno anche un siciliano

| giovedì 25 Luglio 2013 - 05:54

incidente ferroviario,  treno, Spagna, morti, feriti, Farnesina, Papa

SANTIAGO DE COMPOSTELA (SPAGNA), 26 LUGLIO 2013 – Potrebbe esserci anche un giovane siciliano fra le vittime del tragico incidente ferroviario di mercoledì sera in Spagna dove un treno dell’alta velocità con a bordo 218 passeggeri è deragliato a quattro chilometri dalla stazione di Santiago di Compostela, nel nord del Paese.

 

La notizia non trova ancora conferme ufficiali ma si parla di un giovane siciliano residente all’estero, forse un messinese. Intanto le vittime accertate sono salite a 80, un centinaio, invece, i feriti, tra cui anche qualche bambino. Tra questi circa 35 sono dei feriti gravi. 

 

Una ragazza di Santiago de Compostela avrebbe riferito ai soccorsi che era in attesa di un suo amico, un giovane siciliano, che però non è mai arrivato. Le notizie arrivano frammentarie e rimbalzano tra le agenzie di stampa ma senza nessuna conferma ufficiale né dalle autorità spagnole né dalla Farnesina. 

 

Dall’ambasciata italiana di Madrid invitano alla prudenza: al momento non risulta nemmeno che ci fosse un gruppo di giovani italiani a bordo del treno. Le autorità spagnole non hanno ancora divulgato alcuna lista delle persone coinvolte. L’elenco doveva essere reso noto in serata ma le autorità hanno rimandato perchè sono state riconosciute solo 67 vittime sulle 80 accertate.

 

Sul luogo dell’incidente si sono recati l’ambasciatore italiano Pietro Sebastiani e il nostro console onorario a La Coruna, Francesco Milani.

 

L’incidente è avvenuto alle 20.42 di ieri sera. Secondo le prime ipotesi, il deragliamento del treno della compagnia statale Renfe potrebbe essere stato causato dall’eccessiva velocità in una curva definita pericolosa, dove il limite è di 80 chilometri orari.

 

Il macchinista, Francisco José Garzon Amo, 52 anni, trent’anni di esperienza e da oltre un anno impiegato su quella linea, avrebbe ammesso che stava guidando a circa 190 km/h. E ha aggiunto: “Voglio morire”, ma sul suo profilo Facebook scriveva quanto gli piacesse correre e aveva anche postato una foto con un tachimetro che segnava i 200km/h.

 

Oggi tutti gli occhi sono puntati sui sistemi di sicurezza del sistema ferroviario spagnolo. All’indomani della tragedia la domanda che ricorre più frequente è come mai il treno non avesse dei dispositivi in grado di regolare la velocità, per evitare errori umani. 

Si tratta del più grave incidente ferroviario avvenuto in Spagna negli ultimi 40 anni. Dieci vetture sono uscite dai binari. Tra queste alcune si sono incendiate dopo essersi capovolte, altre si sono schiantate contro un muro.

  

Il Papa, dal Brasile, si è detto vicini a quanti stanno soffrendo. Nel treno viaggiavano molte persone dirette alla festa di San Giacomo a Santiago de Campostela per celebrare il patrono di Spagna. Le reliquie del Santo si trovano proprio nella città galiziana. I festeggiamenti sono stati annullati.

 

 

http://www.youtube.com/watch?v= aFYA_gTIBxI

Edizioni Si24 s.r.l.
Aut. del tribunale di Palermo n.20 del 27/11/2013
Direttore responsabile: Maria Pia Ferlazzo
Editore: Edizioni Si24 s.r.l.
P.I. n. 06398130820