Acqua pubblica, braccio di ferro fra M5S e Pd

di Redazione

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Acqua pubblica, braccio di ferro fra M5S e Pd

| giovedì 25 Luglio 2013 - 16:03

trizzino

PALERMO, 25 LUGLIO 2013 – “Acqua pubblica senza se e senza ma”, questo è il messaggio chiaro che il Movimento Cinque Stelle vuole fare passare, smentendo gli altri gruppi politici, Pd, in primis che “hanno cercato di far passare la notizia che il M5S spingesse per la gestione privatistica dell’acqua”.

 

Per dissipare ogni dubbio sull’argomento, il presidente della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino, ha parlato alla conferenza stampa all’Ars assieme al deputato M5S Valentina Palmeri e Salvatore La Spina dell’associazione “Libera acqua Onlus”. “Nulla di più falso – afferma Trizzino che sta portando avanti i lavori sul ddl – noi siamo e saremo sempre a favore della gestione pubblica dell’acqua”.

 

“Siamo partiti – ha detto – con 4 disegni di legge (quello di iniziativa consiliare, quello di iniziativa popolare e due parlamentari, tra cui quello dell’On. Panepinto (Pd), optando a maggioranza di lavorare su quello di Panepinto). Dopo sei mesi di lavoro, il governo Crocetta, anziché depositare emendamenti al ddl, ha depositato un disegno di legge ex novo, spiazzando la commissione e i deputati che la compongono, soprattutto quelli del Pd”.

 

“A questo punto – ha proseguito Trizzino – la soluzione migliore per il Pd per uscire indenne dal pantano era una sola: fare credere che il ddl governativo sarebbe stato scelto discrezionalmente dal presidente della commissione. Cosa totalmente falsa, visto che il ddl è stato scelto con votazione a maggioranza dei suoi componenti”.

 

“A noi – ha chiuso Trizzino – non interessano le polemiche, né tantomeno la bandiera politica che sventola dietro una norma. Una buona legge è quella che è riconosciuta come tale da tutti i cittadini. L’acqua deve essere pubblica, punto”.

 

“Siamo stati vittime – ha detto Valentina Palmeri – dei giochi di partito e della corsa a rivendicare la paternità dei lavori. Cosa che a noi non interessa. Noi vogliamo solo che la politica rimanga fuori dalla gestione dell’acqua, la gestione deve essere tecnica e non politica. Solo così si può consentire una gestione ottimale che consenta di contemperare i costi di gestione e ottenere larghe economie di scala che possano riverberarsi direttamente sui cittadini con notevole contenimento delle tariffe”. “In ogni caso – ha aggiunto Palmeri – incalzeremo il governo perché Siciliacque ritorni in mano pubblica”.

 

Dal gruppo del Pd all’Ars, arriva puntuale una replica ai grillini: “Gli esponenti del Movimento 5 Stelle hanno convocato una conferenza stampa per parlare dell’acqua pubblica, e invece hanno parlato del Partito Democratico. Ma evidentemente gli amici “grillini” dimostrano di non essere molto bravi a ribaltare le frittate: a proposito del ddl sulle risorse idriche sono in evidente imbarazzo, e sperano di uscire dall’angolo tentando di deviare l’attenzione altrove. I siciliani, per fortuna, conoscono bene l’impegno del Pd a favore dell’acqua pubblica e sanno distinguere fra chi sostiene le battaglie per ripubblicizzazione e chi, invece, non sa cosa vuole e si limita a parlare degli altri”. 

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