La Regione espelle ottantasette ex Pip. Crocetta: “Chi copriva le irregolarità?”

di Redazione

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La Regione espelle ottantasette ex Pip. Crocetta: “Chi copriva le irregolarità?”

| venerdì 26 Luglio 2013 - 15:02

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PALERMO, 26 LUGLIO 2013 – Espulsi 87 ex Pip: il governatore Crocetta, dopo le denunce dei giorni scorsi, passa ai fatti. E aggiunge nuove accuse.

 

”Sono 87 i Pip, precari che avevano un sostegno al reddito ma poi finiti in prigione per vari motivi, espulsi per problemi di irregolarità: hanno percepito durante il periodo in cui erano carcerati misure di sostegno al reddito ma come si beccavano questi soldi? Con mancanza di controlli e coperture”, accusa Crocetta. 

 

“Quella degli ex Pip espulsi è più di una retata, è finito il meccanismo per cui c’era una Regione che faceva finta di nulla”, ha aggiunto Crocetta che invita ad un analogo screening per la Gesip: “Sarebbe molto interessante”, dice Crocetta. 

 

”Abbiamo trasmesso tutto il carteggio alla Procura, per alcuni c’è l’ipotesi di reato di truffa”, ha aggiunto. ”Non siamo convinti – ha detto Crocetta – che questa situazione finisca qui, ci sono altre situazioni che vanno controllate, ma anche altre che riguardano le condizioni di reddito”.

 

“Il Pip con lo Yatch non può esistere”, dice riferendosi ad Antonio Seranella, arrestato per mafia il 3 luglio nell’abito dell’operazione Alexander e al quale ieri sono stati sequestrati i beni”Per qualche decennio la pubblica amministrazione ha pagato parte della criminalità organizzata. Non abbiamo paura nè delle molotov nè dei mafiosi che si inventano di essere poveracci. Non ci facciamo intimidire”, ha aggiunto il governatore.

 

All’ordine del giorno dell’ennessima conferenza stampa-fiume ci sono anche Muos, acqua, Formazione professionale e aumenti Irpef, tutti “argomenti caldi negli ultimi giorni”.

 

MUOS

“Nella vicenda del Muos, siamo stanchi di fare il tiro a bersaglio, perchè il mio governo non ha effettuato alcun provvedimento autorizzatorio nei confronti del Muos, avevamo revocato autorizzazioni perchè mancava uno studio sulla salute. Il provvedimento di revoca viene meno quando quello studio dell’Iss dice che le antenne sono una specie di Eden”.

 

“Lombardo ha cominciato e Lombardo ha finito, perchè lo ha autorizzato – ha aggiunto – noi abbiamo tentato di revocare una scelta fatta dal governo nazionale prima di tutto, e poi avallata dal governo regionale”.

 

“Abbiamo cercato di verificare se c’erano dei vizi, ma nel momento in cui l’Istituto superiore di Sanità dice che non ci sono problemi per la salute pubblica… L’unica via credo sia quella legislativa o quella del governo nazionale. Se il governo nazionale non vuole fare il Muos in Sicilia non si fa, ma il governo nazionale ha sempre sostenuto di onorare un impegno con il governo degli Stati Uniti”. 

 

”Chi dice Crocetta traditore per la vicenda del Muos, non ha cognizione di causa delle cose”.

 

Sono ancora contro il Muos, ma noi non abbiamo il potere di bloccarlo. Sul piano amministrativo l’unica cosa che mancava e che ci ha permesso di appellarci per interrompere i lavori era l’assenza di uno studio sulla salute. È frustante fare una cosa che non farei mai, è terribile, ma fa stare male essere accusati in nome delle strumentalizzazioni politiche” e ai parlamentari che hanno polemizzato con la scelta del governo dice: “Presentate un disegn di legge oppure è solo una questione ideologica”.

 

IRPEF

“La misura delle tasse è colma. Un aumento dell’addizionale Irpef non è applicabile. Il Governo nazionale ci dice che se vogliamo circa un miliardo di euro per i pagamenti alle imprese dobbiamo aumentare le tasse. Ma questo non è possibile”, dice Crocetta a proposito della possibilità di aumentare l’addizionale dell’imposta sui redditi per coprire i costi dell’anticipazione del Governo nazionale con cui la Regione pagherà le imprese.

 

”La proposta che faremo al governo nazionale è quella – ha detto Crocetta – di ridurre le quote dei trasferimenti statali destinati alla Sicilia, trattenendone una quota ogni anno, in questo modo si avrebbe un sistema di garanzia”. ”In alternativa valuteremo – ha concluso – con le parti politiche e sociali le cose da fare”.

 

FORMAZIONE PROFESSIONALE

Crocetta torna sulle nuove disposizioni per l’accreditamento degli enti, norme che hanno allarmato i sindacati. Una in particolare la regola contestata ossia quella che prevede la revoca in caso di liti e/o contenziosi con l’amministrazione regionale. “Assurdo difendere gli interessi di chi ha un contenzioso con l’Amministrazione”, ha detto Crocetta.

 

E sulla “bozza sbagliata” pubblicata sul sito dell’assessorato alla Formazione e sparita pochi minuti dopo il governatore minimizza: “Sono dispiaciuto per quel che è accaduto, laddove è stata pubblicata una bozza di documento sul sistema dell’accreditamento, invece del pubblicare il documento. Tutto questo per errore”. Il documento, quello ufficiale, è già disponibile sul sito della regione e lunedì sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, con una edizione straordinaria.

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