Nuovo dietrofront di Crocetta. “Aumentiamo l’Irpef, non c’è alternativa”. Ma la maggioranza non ci sta

di Redazione

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Nuovo dietrofront di Crocetta. “Aumentiamo l’Irpef, non c’è alternativa”. Ma la maggioranza non ci sta

| lunedì 29 Luglio 2013 - 12:48

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PALERMO, 29 LUGLIO 2013 – “Purtroppo il Governo non ci lascia alternativa a un lieve aumento dell’Irpef. Non possiamo permetterci di rifiutare un miliardo di cash”. Crocetta fa una nuova retromarcia e ammette che non ci sono soluzioni se non l’aumento Irpef a carico dei siciliani.

 

“Abbiamo discusso con il Governo nazionale insieme all’assessore Bianchi senza nessuno contrasto – ha specificato oggi il Governatore -. Stamattina abbiamo ricevuto la risposta da parte della Ragioneria dello Stato che non accetta altre misure che quello di un leggero incremento dell’Irpef”.

 

“Incrementare l’addizionale è una scelta del governo nazionale – ha aggiunto Crocetta -, non di quello regionale e mi pare molto difficile che il governo nazionale cambi impostazione su questo. Ne ho parlato stamattina con il sottosegretario Fassina, la tesi della ragioneria generale dello Stato è che i trasferimenti alle Regioni sono trasferimenti incerti e quindi non può passare una manovra finanziaria su un dato incerto, quindi non vediamo alternativa, rispetto a questo. Spero sia una misura temporanea. Pensate che ci sia una politica che rinunci ad un miliardo di euro di risorse? Mi rifiuto di pensarlo”.

 

Nessuno lo ha mai pensato. Lo ha fatto solo lo stesso Crocetta, creando confusione oltre che un serio problema all’interno della propria giunta, considerato che l’assessore Luca Bianchi, estensore del provvedimento, aveva ventilato anche la possibilità di lasciare il governo siciliano. La nuova marcia indietro segue di pochi giorni quella sulle autorizzazioni alla realizzazione del Muos di Niscemi che ha prodotto mesi di polemiche rivelatesi poi inutili.

 

Il ddl della Giunta di Governo prevede un aumento dell’addizionale regionale Irpef, per l’accensione di un mutuo con lo Stato della durata di trent’anni, da 1 miliardo di euro che consentirà di pagare i debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. 

 

Ma l’annuncio del governatore fa scricchiolare la maggioranza. Primo tra i contrari proprio il Partito democratico. “Il Pd è contrario all’aumento dell’Irpef in Sicilia perchè avrebbe un effetto negativo sui consumi e quindi per l’economia e l’occupazione”. Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, che ha aggiunto: “I siciliani pagano già l’addizionale Irpef più alta d’Italia e quindi un ulteriore aumento graverebbe pesantemente sui cittadini”.

 

“È necessario – conclude Lupo – un incontro urgente tra il Governo regionale e il Ministero dell’Economia per verificare se ci possono essere soluzioni alternative per il pagamento dei debiti alle imprese”.

 

“Bisogna continuare a cercare soluzioni diverse da quelle dell’aumento dell’Irpef -dice Baldo Gucciardi, presidente del gruppo PD all’Ars. – Domani incontreremo l’assessore all’Economia, Luca Bianchi, che è una persona competente e ben conosce la realtà siciliana: insieme cercheremo altre strade, per potere dare i soldi alle imprese senza gravare sulle tasche dei siciliani”.

 

Durissimo attacco anche da parte del Movimento 5 Stelle all’Ars. “Ancora una volta, come in occasione del Muos, Crocetta smentisce se stesso, prendendo sempre decisioni che marciano in direzione opposta agli interessi dei siciliani. Aumentare l’addizionale Irpef – dicono i deputati regionali grillini – è una scelta scellerata: si pensi, piuttosto, ad una rimodulazione dell’aliquota, diminuendola ai redditi più bassi ed aumentandola ai redditi più alti”.

 

“Se si vogliono trovare risorse – continuano i deputati – si cominci a guardare all’enorme mole di denaro che annualmente viene assorbita per pagare i premi di produttività dei dirigenti regionali di una Regione che è tutto fuorché produttiva, o agli investimenti a pioggia per operazioni come i cantieri di servizio e cantieri scuola che nascondono solo grosse operazioni clientelari”.

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