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Usa, rimane in cella 5 giorni gli spetta risarcimento di 4 milioni

ROMA, 1 AGOSTO 2013 – Daniel Chong è stato dimenticato in una cella minuscola senza acqua e cibo per 5 giorni. Lo studente venticinquenne di San Diego racconta i giorni passati in quella stanza come momenti di disperazione: al punto da arrivare a scrivere parole d’ addio con vetro spezzato sul proprio braccio. 

Un terribile errore quello che ha visto come protagonista il giovane che adesso si vedrà risarcire 4,2 milioni di dollari: 820 mila per ogni giorno passato ingiustamente nella stanza degli interrogatori dell’agenzia antidroga statunitense Dea.  

La vicenda risale all’aprile del 2012 quando Chong viene arrestato insieme ad altre 8 persone durante una retata della Dea in una casa dove sono state trovate 18mila pasticche di ecstasy, marijuana, funghi allucinogeni, armi e migliaia di munizioni. Dopo l’interrogatorio, lo studente che si è sempre dichiarato estraneo ai fatti, è stato lasciato andare via senza alcuna accusa e fatto entrare nella piccola stanza, dove era stato rassicurato da un’ufficiale che sarebbe tornato in un minuto.

 

Ma il ragazzo è stato dimenticato nella stanza senza cibo, acqua e servizi igienici. Ritrovato 5 giorni dpo da un dipendente dell’agenzia. Chong era disidratato, coperto di escrementi e con un caso di grave insufficienza renale. Il ragazzo racconta di avere bevuto la propria urina, avere ulato e preso a pugni la porta ma senza ottenere l’attenzione di nessuno, perdendo oltre sette chili di peso in cinque giorni. 

 

I motivi per cui sia accaduto tutto questo non sono ancora chiari, ma le autorità hanno avviato indagini per accertare come sia potuto accadere. 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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Tags: cinque giorniDaniel chongdearimasto in cella