La Costa Concordia non arriverà ai Cantieri navali di Palermo. Il M5S attacca: “Crocetta dorme”

di Redazione

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La Costa Concordia non arriverà ai Cantieri navali di Palermo. Il M5S attacca: “Crocetta dorme”

| venerdì 02 Agosto 2013 - 05:56

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PALERMO, 2 AGOSTO 2013 – Il relitto della Costa Concordia non sarà la nuova commessa dei Cantieri navali di Palermo. Lo ha annunciato il Movimento 5 Stelle all’Ars: “Mentre la Regione dorme, la Concordia si allontana da Palermo. Arriva da Roma la notizia che la carcassa della nave starebbe per prendere irrimediabilmente la via della Toscana”.

Nel corso della risposta ad una interrogazione del presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, Ermete Realacci, il ministro Andrea Orlando ha affermato che “la Concordia, ormai relitto, è destinata alla demolizione e, come tale, soddisfa la definizione di rifiuto ai sensi delle direttiva 2008/98 UE e del regolamento (CE) n 1013/2006, e, pertanto, le competenze sono in capo alla Regione Toscana”.

Ad occuparsi della demolizione sarà quindi lo stabilimento di Piombino, “stabilimento che però – secondo il Movimento 5 Stelle – non è attrezzato allo scopo”. Proprio nei giorni, scorsi, infatti, è stato sottoscritto un protocollo di intesa per “interventi di infrastrutturazione, riqualificazione ambientale e di reindustrializzazione dell’area portuale di Piombino” che metterà al più presto sul piatto “le risorse finanziarie alla realizzazione del primo lotto dei lavori per 110 milioni di euro”.

“Lo Stato pagherà dunque per riqualificare i cantieri di Piombino – proseguono i grillini – nonostante il cantiere di Palermo sarebbe già in grado di effettuare i lavori”. Lo aveva dichiarato anche un responsabile della direzione generale del Trasporto marittimo, in risposta ad una richiesta del deputato M5S alla Camera, Claudia Mannino: “L’unico bacino di carenaggio esistente sul territorio nazionale si trova presso lo stabilimento Fincantieri di Palermo e la manodopera utilizzata è presumibilmente di livello specialistico e capace, in quanto si tratta di uno degli stabilimenti più importanti d’Europa a livello di riparazione e trasformazione navale”.

Per portare la Concordia a Palermo il Movimento 5 Stelle ha prodotto atti parlamentari alla Camera, al Senato e all’Ars. L’interrogazione dei deputati regionali (primo firmatario Sergio Tancredi) a due mesi di distanza dalla presentazione e in presenza di una grave crisi dei cantieri non ha però ricevuto ancora risposte.

“Quella di Piombino – dicono i deputati M5S all’Ars – è una scelta folle, che sta per andare in porto perché la Regione non ha opposto la minima resistenza. Se Crocetta pensasse meno alle nomine e alle questioni di bottega e andasse più spesso a Roma a battere i pugni sul tavolo, probabilmente i Cantieri navali di Palermo avrebbero avuto qualche speranza in più di ottenere la sostanziosa commessa”.

“Dopo due mesi – continuano i deputati – il governo regionale non ha sentito nemmeno il bisogno di rispondere ad una nostra interrogazione sulla Concordia. La verità è che la politica arranca, mentre la crisi galoppa e rischia di metterci davanti ad altri gravi, tragici, episodi”.

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