Palermo, ecco la previsione di bilancio 2013-2015. Orlando: “Il crac è alle spalle”

di Redazione

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Palermo, ecco la previsione di bilancio 2013-2015. Orlando: “Il crac è alle spalle”

| sabato 03 Agosto 2013 - 14:21

Comune di Palermo, Giunta, bilancio di previsione, Leoluca Orlando

PALERMO, 3 AGOSTO 2013 – Cresce la spesa per investimenti, diminuisce lievemente quella per il personale mentre resta inalterata la pressione fiscale. È questa in brevi linee la fisionomia del bilancio triennale di previsione 2013-2015 del Comune di Palermo.

 

Approvato ieri dalla Giunta, il bilancio adesso dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale. Il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato hanno presentato in dettaglio il bilancio triennnale di previsione nel corso di una conferenza stampa a Palazzo delle Aquile. Il valore complessivo della manovra è di oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro, più o meno quanto lo scorso anno.

Gli investimenti aumentano del 22% rispetto allo scorso anno, raggiungendo i 385 euro ad abitante per complessivi 252 milioni e 60 mila euro. Scendono i debiti del 6.5 per cento rispetto al 2012. Ancora alta la spesa per gli stipendi, che incide per il 32 per cento delle spese correnti.

“Il punto chiave è che il crack è dietro le spalle – ha dichiarato il Sindaco Orlando – e il Comune di Palermo non si trova più in una condizione di dissesto. Grazie all’impegno durissimo di questi mesi abbiamo evitato quello che altre città non sono riuscite a evitare e oggi siamo in condizione di programmare il futuro”.

“Siamo riusciti ad evitare di aumentare la pressione fiscale complessiva sui cittadini palermitani, aumentando gli investimenti. Puntiamo sulle risorse europee e abbiamo messo in sicurezza le nostre aziende partecipate: l’Amia, che era fallita, mentre adesso abbiamo la Rap, la Gesip era al disastro e adesso siamo nella prospettiva di garantire continuità di lavoro e di servizi, e abbiamo messo in sicurezza l’Amat nonostante i 140 milioni di perdita che aveva l’anno scorso e che adesso abbiamo ampiamente recuperato”.

“Credo che ormai siamo in cammino perché possiamo candidarci ad essere Capitale europea della cultura nel 2019 e una città nella quale c’è finalmente un Sindaco, una Giunta e un Consiglio comunale responsabili, che rispettano le leggi e che sono in grado di elaborare un bilancio trasparente, apprezzati dai nostri interlocutori nazionali ed europei, se è vero come è vero che il Governo nazionale e l’Europa, così come il governo regionale, sono pronti a dare tutto il sostegno possibile e previsto dalla vigente normativa”.

 

“Si è tagliata soprattutto la spesa corrente – ha sottolineato l’Assessore al Bilancio Luciano Abbonato, commentando il documento finanziario – mentre le spese del personale continuano lentamente a scendere: abbiamo puntato su un bilancio che cerca di conciliare esigenze di risanamento con quelle di sviluppo. Ovviamente abbiamo riservato la dovuta attenzione a quei settori come le Attività Sociali e Attività Culturali che in passato avevano subito pesanti decurtazioni e abbiamo puntato a rilanciare quegli ambiti dove sostanzialmente non si era speso nulla, come gli investimenti, per cui abbiamo previsto un sostanziale incremento (del trecento per cento rispetto al 2011)”.

 

Si tratta di investimenti soprattutto nel campo della mobilità. In questa fase, infatti, c’era da completare il tram, finanziato integralmente dall’Unione Europea, si chiuderà l’anello ferroviario, ma stiamo costruendo anche sul futuro: ad esempio, la costituzione di un fondo per le progettazioni e la realizzazione di una serie di interventi mirati nel campo della riqualificazione ambientale. Anche da questo punto di vista – ha concluso l’Assessore Abbonato – abbiamo ottenuto notevoli risorse che metteremo subito in circolo per dare energia all’economia cittadina”.

 

Grande soddisfazione è stata espressa anche da parte del vice sindaco Cesare Lapiana, che ha sottolineato il lavoro svolto rispetto alle aziende partecipate. “Da gennaio ad ora abbiamo recuperato i lavoratori Gesip, abbiamo assorbito il fallimento dell’Amia e quasi del tutto i problemi strutturali dell’Amat. Possiamo affermare, insomma, che da questa Amministrazione sono state messe in sicurezza tre aziende. Non dimentichiamo inoltre la Sispi che al 30 giugno doveva chiudere ed invece è stata promossa a pieni voti dall’ Autorità per la concorrenza. Infine ricordiamo l’avvio del processo di privatizzazione della Gesap, possibile perché la società ha recuperato credibilità es efficienza.”

 

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