Ars, approvato il ddl “salva-imprese”: boccata d’ossigeno per 200 aziende

di Redazione

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Ars, approvato il ddl “salva-imprese”: boccata d’ossigeno per 200 aziende

| martedì 06 Agosto 2013 - 19:01

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PALERMO, 6 AGOSTO 2013 – Quarantacinque voti sono bastati a Sala d’Ercole per approvare il disegno di legge “salva-imprese” sullo scostamento degli indicatori occupazionali per le misure del POR 2000-2006. Un provvedimento che di fatto salva circa 200 aziende siciliane.

 

Le imprese avevano ricevuto i fondi europei con il vincolo di rispettare alcuni parametri occupazionali, esattamente nella misura del 50% delle assunzioni previste nel bando, ma con la sopraggiunta crisi non sono riuscite ad osservare. La legge approvata innalza la percentuale di scostamento dell’indicatore occupazionale dal 50% al 90%, lasciando così alle aziende ampi margini per evitare la revoca dei finanziamenti: in pratica un’azienda che ha ricevuto i fondi europei e riesce ad assumere solo uno su dieci dei dipendenti indicati nel bando non incorrerà più nella revoca.

 

“Un esempio di quando la politica è attenta alle esigenze ed ai bisogni del territorio e dell’mondo dell’impresa e del lavoro”, commenta il presidente della commissione attività produttive all’Ars, Bruno Marziano. “Esprimo tutta la mia soddisfazione per il voto dell’aula – dice – . Con questo provvedimento, di cui sono primo firmatario, ma che è stato fortemente voluto da tutti i componenti della commissione, si bloccano le procedure di revoca dei finanziamenti e si demanda alla valutazione della commissione europea l’accoglimento dello scostamento. Un provvedimento necessario  – continua – alla luce  della crisi economica che ha investito l’intera Europa e quindi anche la nostra regione negli ultimi anni. Sono convinto inoltre – conclude il parlamentare PD – che l’inserimento della cosiddetta clausola di salvaguardia consenta al provvedimento di superare il vaglio del commissario dello Stato”.

 

La nuova legge infatti dovrà ora passare al vaglio del commissario dello Stato e della Commissione europea che ha erogato i fondi, alla qale spetterà l’ultima parola. Tutto però dovrebbe andare liscio, lo Stato ha già varato una norma grazie alla quale viene sancito il principio della derogabilità e altre regioni hanno adottato provvedimenti in materia hanno superato l’esame della Commissione Ue.

 

“Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione di una legge di fondamentale importanza per tutto il sistema imprenditoriale siciliano – dice il vicepresidente dell’Ars Salvo Pogliese – . Con questa legge si evita il fallimento di centinaia di imprese della nostra isola, ci allineiamo a quanto già previsto da altre regioni italiane come Campania, Puglia e Sardegna, e con quanto disposto dall’art. 29 dl 22/6/2013 n.83, e si supporta la nostra imprenditoria all’interno di un contesto di gravissima crisi economica che sta attraversando l’intero Paese, e che in Sicilia si manifesta con un tasso di disoccupazione generale del 19,4% e di disoccupazione giovanile superiore al 40%”.

 

 

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