Palermo, si rifiuta di pagare il parcheggiatore abusivo: danneggiata l’auto dell’assessore Di Marco

di Redazione

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Palermo, si rifiuta di pagare il parcheggiatore abusivo: danneggiata l’auto dell’assessore Di Marco

| martedì 06 Agosto 2013 - 17:38

di marco marco

PALERMO, 6 AGOSTO – Si è rifiutato di dare soldi a un parcheggiatore abusivo a Palermo e all’uscita dal ristorante, dove era andato a cena con la moglie, l’assessore comunale alle Attività produttive, Marco Di Marco ha trovato le gomme della sua auto tagliate.

 

Il danneggiamento è avvenuto una sera di giugno scorso in piazza Verdi alle spalle del Teatro Massimo ma l’assessore non lo aveva mai reso noto. A farlo oggi è stato il sindaco, Leoluca Orlando. ”In questa città – ha detto Orlando, incontrando i giornalisti per tracciare, a un anno dal suo insediamento, il primo bilancio dell’azione di governo – non verrà tollerato un sistema di illegalità diffusache è il vero problema di questa città”. ”Il posteggiatore abusivo, che negli anni passati era qualcuno che chiedeva l’obolo, oggi – ha aggiunto – è diventato un modo per il controllo illegale del territorio, con piccoli gruppi di controllo violenti”.

 

Il sindaco ha annunciato di aver presentato un dossier in Procura, nelle scorse settimane, ”per chiedere a magistratura e forze dell’ordine di accertare eventuali collegamenti con le cosche mafiose di riferimento del territorio, nel quale esercitano esercitano attività di posteggio abusivo”. E parlando del fenomeno delle occupazioni abusive di immobili comunali da parte di famiglie bisognose e senza casa ha detto: ”Sono diventati cavalli di Troia, strumentalizzati dalle cosche mafiose. La denuncia che voglio che sia chiara è che dietro una famiglia con bambini, che ha bisogno di aver la casa, si infilano personaggi con la Bmw e con la Mercedes, che approfittano per occupare un immobile comunale e magari vendendo in seguito la casa occupata a un altro disperato”. ”E’ ora di finirla – ha concluso – bisogna separare i mafiosi, i criminali e i violenti da chi ha bisogno”.

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