Cultura, musica e legalità protagonisti al parco urbano di Bolognetta

di Redazione

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Cultura, musica e legalità protagonisti al parco urbano di Bolognetta

| giovedì 08 Agosto 2013 - 05:33

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BOLOGNETTA (PA), 8 AGOSTO 2013 – Il Comune di Bolognetta l’associazione musicale Music events e la casa editrice Edizioni LEIMA organizzano al Parco Urbano di Bolognetta una giornata di incontro all’insegna della Cultura della Legalità della musica e dei prodotti gastronomici.

 

Alle 18 si terrà la presentazione del libro “Il vurricatore”. Saranno presenti l’autore I.M.D., la dott.ssa. Rosanna Cusimano, dirigente medico ausl e docente di Igiene all’Università di Palermo, l’editore Renato Magistro e il giornalista Gabriele Ruggieri. Leggerà alcuni brani l’attore Fausto Lo Verde.

 

Seguirà una tavola rotonda aperta ai cittadini con gli interventi di Antonino Tutone, sindaco di Bolognetta; Don Pino Graziano, parroco di Bolognetta; Santo Lombino, docente di storia e filosofia; Salvatore Carletti consulente del sindaco.

 

Alle 20 ci sarà una degustazione di prodotti tipici locali. Negli stand dedicati potrete gustare pane con l’olio focacce rustiche con ricotta formaggi e salumi vari olive bianche e nere, vino locale.

 

Alle 21.30 spazio alla musica con il Concerto per la legalità dei Welcome to the Machine. La tribute band dei PinK Floyd in concerto nella cornice naturale del parco urbano eseguirà brani del famoso gruppo inglese dagli inizi psichedelici fino ai brani più impegnati.

 

Conosciamo meglio il libro che verrà presentato oggi con una breve recensione.

 

Quanto è sottile il confine tra bene e male?

Quante cose in comune hanno queste due entità da sempre contrapposte?

 

L’onore, il rispetto, la difesa coraggiosa e cieca di ciò che ami e che senti tuo: di tutto questo è fatto il bene, della stessa pasta è fatto il male, quando il male è siciliano, è mafioso e da tutti conosciuto come Cosa nostra.

 

Di questo parallelismo e di questa simile natura vive il romanzo di I.M.D, “Il vurricatore”. La storia di Lillino Palazzolo, un ragazzo di buona famiglia, cresciuto in un piccolo centro della provincia Palermitana, che in un istante decide di affiliarsi al boss di zona, di diventare i suoi occhi, il suo braccio armato, uno dei suoi uomini di punta sul territorio, viene raccontata da Mario Castrogiovanni. Coetaneo di Lillino, suo compagno di scuola, Mario sceglie, invece, di diventare un poliziotto, di mettersi al servizio dello Stato e della legalità.

 

Della scelta di Lillino, della sua ascesa, ed infine, della sua latitanza, Mario non tralascia nessun dettaglio. Con occhio lucido e un linguaggio quasi tecnico, il commissario Castrogiovanni non dimentica di raccontare cosa avviene anche dall’altra parte della barricata, ovvero, ci svela le strategie impiegate dalla squadra “Catturandi” che hanno portato all’arresto del boss e dei suoi affiliati.

 

“Il vurricatore” non può essere etichettato come un semplice romanzo poliziesco, benché l’autore abbia dato prova di grande abilità scrivendo avvincenti pagine che ricostruiscono le operazioni di cattura. I.M.D non scrive neanche una biografia romanzata, le vicende di Lillino, infatti, sono liberamente ispirate alla vita di Gaspare Pulizzi, mafioso legato alla famiglia di Carini, oggi collaboratore di giustizia.

 

“Il vurricatore” parla di noi, della storia di una terra da sempre intrecciata con la sua più grande piaga. Ci parla dei “tracchiggi” che, mescolando politica, mafia e mondo imprenditoriale, hanno portato un’intera regione al collasso. Dipinge un quadro schietto e realistico della “cupola”, ci spiega il suo funzionamento, le sue tradizioni e le sue peculiarità.

 

L’autore, poliziotto della sezione Catturandi della squadra mobile di Palermo, nel corso della narrazione non sbeffeggia mai Cosa nostra, non ne fa una caricatura, non la sottovaluta nemmeno per un istante, dando quasi onore all’astuzia dell’avversario. Insomma, leggendo di questi uomini “d’onore” potenti e testardi, e insieme, di questa squadra speciale che mette insieme tasselli e rischia la vita in nome di una legalità ogni giorno sbeffeggiata e tradita, non si può fare a meno di capire che in Sicilia il bene e il male danzano, da sempre, in un lungo e asfissiante abbraccio.

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