Avola, uccide la moglie e si suicida sotto gli occhi del figlio di 4 anni

di Redazione

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Avola, uccide la moglie e si suicida sotto gli occhi del figlio di 4 anni

| martedì 13 Agosto 2013 - 09:34

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AVOLA (SR), 13 AGOSTO 2013 – Uccide la moglie e si suicida. L’ennesimo dramma familiare è avvenuto ad Avola, in provincia di Siracusa. La tragedia sarebbe avvenuta davanti gli occhi del figlio di 4 anni della coppia.

 

L’uomo, Antonio Mensa, gommista di 58 anni, ha ucciso la moglie, Antonella Russo, di 48 anni, ieri sera dopo l’ennesima lite. L’omicidio è avvenuto davanti l’abitazione dei genitori della donna che stava rientrando in casa dopo aver steso i panni. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti alla base del litigio ci sarebbe stata la decisione della moglie di separarsi dal marito. L’uomo ha preso un fucile e ha sparato alla moglie per poi puntare l’arma contro se stesso e spararsi alla gola. La donna aveva fatto nascondere il figlio appena in tempo tra alcuni cespugli. Proprio il piccolo avrebbe dato l’allarme gridando: “Papà ha ucciso la mamma”. La coppia aveva anche altri tre figlie, tra cui due ragazze di 18 e 22 anni e un ragazzo che era presente nell’appartamento al momento dell’omicidio.

 

Il colpo di fucile, un semiautomatico calibro 12 con matricola abrasa e caricato a pallettoni, ha ragginto la donna alla gola. La Polizia sta indagando per scoprire la provenienza dell’arma. La sorella della vittima, sentito lo sparo, sarebbe uscita da casa per disarmare il cognato che però si è puntato il fucile alla gola e ha premuto il grilletto. 

 

Antonella Russo, che si occupava della pulizia in una clinica, era andata la scorsa settimana dai Carabinieri per denunciare il marito per stalking.

 

Antonio Mensa era stato arrestato nel 2004 e sottoposto agli arresti domiciliari per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. I carabinieri erano intervenuti per sedare una lite scaturita da contrasti personali tra Mensa, la moglie e il figlio, oggi trentenne, che quest’ultima aveva avuto da una precedente relazione.

 

Durante alcune perquisizioni in casa di Antonio Mensa, la polizia ha trovato tre biglietti dove erano stati annotati alcuni numeri di targa di autoveicoli, che ad un controllo sono risultati appartenenti a familiari della moglie e che sono stati sequestrati. L’ipotesi degli investigatori è che l’uomo abbia posto in essere atti persecutori, come inseguimenti d’auto, nei confronti della moglie.

 

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