Crocetta: ”La regione siciliana non è più a rischio default”

di Redazione

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Crocetta: ”La regione siciliana non è più a rischio default”

| martedì 13 Agosto 2013 - 14:12

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PALERMO, 13 AGOSTO 2013 – ”La regione siciliana non è più a rischio default”. Lo ha dichiarato in conferenza stampa Rosario Crocetta, all’indomani dell’approvazione all’Ars della legge sul conflitto d’interessi, che stabilisce ineleggibilità e incompatibilità dei deputati siciliani.

 

“Quando mi sono insediato la Regione stava fallendo – ha continuato il governatore -, ma ora abbiamo risparmiato 2 miliardi e mezzo. I fondi europei sono stati sbloccati, riprogrammati e li stiamo spendendo”.

 

Accanto a Crocetta anche il leader di Azione Civile Antonio Ingroia, in qualità di ”giurista” al quale ha chiesto un “commento giuridico” sul ddl incompatibilità sul quale l’ex pm si era già espresso positivamente in una nota: “‘La legge sul conflitto di interessi e sulle incompatibilità è il corollario di un’azione di governo regionale in linea con una politica sana che combatte malaffare e criminalità organizzata. Solo con la massima trasparenza degli appalti e con incompatibilità previste per legge è possibile cominciare il cammino della Sicilia verso la legalità”.

 

”Non è un caso – ha aggiunto Ingroia – che, nascondendosi dietro agli alibi più strani, molti componenti dell’Ars abbiano sempre contrastato questa legge. Bene ha fatto Crocetta ad insistere sulla sua strada perché la legalità è un bene indisponibile e non può essere oggetto di nessuna trattativa e questa legge è un passo avanti importante anche se, e Crocetta lo sa bene, ancora molto deve essere fatto. La Sicilia, passata da Cuffaro e Lombardo a un serio esponente dell’antimafia come Crocetta oggi assume il ruolo di laboratorio e può permettersi di varare una legge seria sul conflitto di interessi. È questa – conclude Ingroia – la differenza con il governo nazionale dove, invece, si discute di come trovare un salvacondotto per chi del conflitto di interessi è il campione”

 

Il Governatore ha poi elencato i risultati ottenuti dalla sua azione amministrativa: ”Riusciamo ad approvare, primi in Italia – ha ricordato – una legge sulle province. Quasi certamente la prossima settimana saremo in condizione di approvare la legge sull’istituzione dei liberi consorzi. I rifiuti posono essere gestiti direttamente dai comuni e non mi pare cosa da poco. Abbiamo scongiurato l’emergenza in Sicilia”.

 

Ma un punto caldo resta il dibattito intorno al Muos, anche dopo le accuse di ieri del Movimento 5 stelle su cui oggi Crocetta è tornato per puntualizzare: “Quando il Muos era irregolare ho impedito che venisse fatto, ma quando mi hanno dimostrato che non era più così, non ho avuto più scelta. Adesso sono diventato l’uomo del Muos è una vergogna. Il M5S e SEL cosa fanno al Parlamento nazionale? La stessa Rita Borsellino dov’è stata fino ad ora?”.

 

Poi concludendo sulle polemiche sollevate dalle sue recenti affermazioni circa la presenza, a suo dire, di infiltrazioni mafiose nelle proteste contro la realizzazione del mega impianto radar, polemiche che hanno portato a un querela avanzata dai No Muos, ha replicato: “Che io accuso i boy scout di essere mafiosi è veramente troppo. Essere no Muos non vuol dire essere mafiosi. Io sono disponibile ad aprire un tavolo permanente tra la Regione e i No Muos – ha aggiunto il Presidente della Regione -. Però non sono disponibile ad episodi di violenza, la vita di un poliziotto vale quanto quella di un manifestante”.

 

Crocetta è intervenuto anche sulla tabella H che da ieri “non esiste più, definitivamente. Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. I soldi ai ciechi glieli daremo ma verificheremo i loro bilanci. Io preferisco applicare la legge e non continuare con il clientelismo”. 

 

Durante la conferenza stampa, il presidente della Regione rivendica i risultati raggiunti dalla nuova norma “antiparentopoli” approvata ieri dall’Ars, che fissa dei paletti “chiari” su incompatiblita e ineleggibilità e risponde alle critiche sollevate da alcuni deputati, in particolare i grillini che l’avevano definita una “legge spaventapasseri”.

 

“Se la giunta – ha chiarito Crocetta – delibera di finanziare un ente anche senza finalità di lucro, l’indomani il deputato non può farsi eleggere da quella azienda. Stiamo dicendo ‘no al voto di scambio’. Qualcuno l’ha definita una legge spaventapasseri eppure per la prima volta dopo 62 anni si fissano norme cogenti sulla ineleggibilità”

 

Anche Antonio Ingroia ha commentato la nuova legge sulle incompatibilità dei deputati regionali, meglio nota come anti-parentopoli: “Io credo, da tecnico ma anche da cittadino, che la Sicilia dovrebbe essere orgogliosa che si faccia una legge su incompatibilità e conflitto di interessi, speriamo che sia un modello per la nazione”. 


“I siciliani – ha aggiunto Ingroia – sono abituati ad essere super critici quasi auto-distruttivi però dobbiamo prenderci le soddisfazioni dei meriti che abbiamo. Questa legge come tutte le leggi è perfettibile, ma da qui, o meglio anche da qui, nasce il modo di coniugare legalità e sviluppo. Anch’io sono dell’avviso che bisogna fare la rivoluzione in politica, ma le rivoluzioni non si fanno in un giorno”. 

 

Antonio Ingroia ha anche risposto ai giornalisti che gli chiedevano delucidazioni sulla data del suo insediamento alla guida della società Sicilia e-Servizi: “Sono in attesa che si sblocchi la procedura e che l’amministratore unico convochi l’assemblea dei soci. Certo non capisco sulla base di quali motivazioni non sia stato ancora fatto. Se per colpa dei ritardi si determinassero dei danni erariali ne risponderanno i responsabili. Io non desidero altro che mettermi a lavoro e spero entro fine agosto di insediarmi”.

 

In merito ai fondi europei, Crocetta ha dichiarato che sono stati “Sbloccati 695 milioni di euro. In pochi giorni abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Abbiamo raggiunto – ha proseguito – obiettivi importanti, promosso tante iniziative economiche a sostegno delle imprese come il credito d’imposta, le zone franche urbane. Possiamo dire che ancora entro fine anno ci rimangono altri 350 milioni di euro, per cui posso annunciare che raggiungeremo gli obiettivi di spesa europea e che neanche un centesimo sarà restituito”.

 

”Per la programmazione di eventi culturali la Regione ha destinato un milione di euro a 130 Comuni siciliani”. Lo ha reso noto l’assessore al Turismo, Michela Stancheris. ”Non sono stati utilizzati fondi europei. È stato sicuramente difficile cambiare rispetto alla vecchia gestione, avrei voluto accontentare tutte ma mi sono arrivate tantissime richieste, molte anche buone”.

 

Crocetta è intervenuto anche sulla questione degli uffici stampa: “Il giudice del lavoro ha sollevato l’anticostituzionalità dell’attuale legge che vige in Sicilia. Quindi a che titolo li assumo? A me piacerebbe risolvere questa questione – ha aggiunto Crocetta – perché mi pesa non avere un ufficio stampa. Anche perché è faticoso prepararmi i comunicati e anche gestire le conferenze stampa, io non ho mai nulla di preparato”.

 

Rosario Crocetta ha espresso la sua solidarietà ad Alfonso Cicero, nominato dal governatore alla guida dell’Irsap, già vittima nei giorni scorsi di una intimidazione“Oggi Cicero mi ha comunicato che al suo segretario è stata incendiata la casa di campagna. Questo aggiunge preoccupazione ulteriore ad una situazione di pericolo oggettivo che corre Cicero, a cui da poco è stata rinforzata la scorta. Per dire come le autorità inquirenti considerano particolarmente preoccupante la sua situazione”. 

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