Palermo, maxi blitz nei ristoranti: prodotti congelati o scaduti. Multe e sequestri. L’Asp 6: “Verbali da annullare”

di Redazione

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Palermo, maxi blitz nei ristoranti: prodotti congelati o scaduti. Multe e sequestri. L’Asp 6: “Verbali da annullare”

| martedì 20 Agosto 2013 - 10:38

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PALERMO, 20 AGOSTO 2013 – Controlli a tappeto della Guardia Costiera in tutti i ristoranti delle borgate marinare del litorale palermitano. Da Capaci e Isola delle Femmine fino ad Altavilla Milicia passando per Mondello e Sferracavallo.

 

Scoperte numerose frodi e irregolarità, soprattutto sul pesce servito come fresco ma in realtà congelato o di dubbia provenienza in 21 dei 30 ristoranti controllatii. Record negativo nella borgata marinara di Porticello, dove tutti i 10 locali ispezionati sono risultati non in regola e sono stati multati di 1.500 euro ciascuno per violazione delle norme sulla tracciabilità dei prodotti ittici.

 

Denunciati alla Procura i titolari di altri tre ristoranti. Uno di questi, molto noto a Palermo, non solo propinava pesce surgelato come se fosse appena pescato, ma av rebbe tenuto in dispensa anche merce ittica scaduta.

 

In un altro ristorante molto frequentato sulla statale 113, tra Porticello e Casteldaccia, andavano in tavola gamberi, cernie, polipi, vongole congelati ma garantiti sul menu come freschi. In una trattoria sul lungomare di Aspra, il pesce veniva decongelato in precarie condizioni igieniche e conservato con procedure non a norma e a temperature alterate.

Complessivamente sono state elevate 21 sanzioni amministrative, per un importo superiore a 35.000 euro e sono stati sequestrati oltre cento chili di pesce in cattivo stato di conservazione. La Guardia Costiera ricorda a tutti cittadini che il numero 1530 sulle emergenze in mare è utilizzabile anche per segnalare irregolarità sui prodotti ittici come quelle venute alla luce in questa operazione.

 

Nel frattempo, i veterinari dell’Azienda sanitaria locale 6 hanno archiviato 40 verbali emessi dalla Capitaneria di Porto sui controlli effettuati. ”La Capitaneria di Porto – si legge nel provvedimento di archiviazione – non si identifica nell’Autorità Competente cui gli operatori del settore alimentare debbono mettere a disposizione le informazioni e le procedure che consentano di individuare chi abbia fornito loro un alimento. Non è competente per adottare provvedimenti appropriati per imporre restrizioni alla immissione sul mercato o per disporne il ritiro dal mercato di alimenti o mangimi non conformi o a rischio. Non è competente ad eseguire i controlli ufficiali sugli alimenti e sui mangimi”.

 

Da qui il provvedimento di archiviazione che – afferma Paolo Giambruno capo dei veterinari dell’Asp 6 – ”verrà esteso anche ai verbali eseguiti in questi giorni”. I commercianti e i ristoratori multati non hanno pagato nulla.

 

 

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