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Palermo e Trapani, buon campionato. Parte oggi la nuova avventura della B

PALERMO, 24 AGOSTO 2013 – Buon campionato a Palermo e Trapani. Gli auguri d’obbligo accomunano le due squadre anche se le strade – in teoria – dovrebbero dividersi presto: il Palermo punta alla promozione, il Trapani deve guardare a una salvezza dignitosa.

 

Ringhio Gattuso comincia ufficialmente la sua avventura. La Coppa Italia del Palermo non ha lasciato traccia significativa né sul piano dei risultati né su quello del gioco. I due impegni contro squadre di diversa categoria (la Cremonese è di C, il Verona di A) non possono avere chiarito nulla sulla forza della squadra.

 

Gli osservatori neutrali hanno messo il Palermo in prima fila nella griglia di partenza. Un atto dovuto nei confronti di una squadra appena retrocessa e un riguardo a una città che può disporre di un potenziale che molte squadre di serie A non hanno. Ma i pronostici della vigilia non valgono nulla e ritornare in serie A non è un diritto divino.

 

Francamente, impossibile sbilanciarsi oggi in previsioni. La squadra non è ancora completa, ci sono da recuperare alcuni infortunati, c’è un allenatore nuovo, un sistema di gioco nuovo e soprattutto è probabile che andrà via un elemento di sicurezza come Sorrentino in porta, e forse l’attaccante con i migliori numeri – Hernandez – ma anche con un carattere di burro.

 

L’unica cosa chiara è che Gattuso, al suo esordio da allenatore con tutte le incognite del caso, punterà sul gruppo e sul carattere, doti che in serie B spesso si sono mostrate importanti e che soprattutto piacciono alla gente. Se sudi la maglia fino all’ultimo puoi comunque uscire dal campo a testa alta, basta che il carattere non si trasformi in nervosismo perché le espulsioni di sabato scorso (Gattuso e Bacinovic) non ci sono piaciute per niente.

 

Ma per vincere il campionato ci vogliono tanti fattori, a cominciare dalla forza tecnica. Ce l’ha questo Palermo? Per quel poco che si è visto la squadra non è ancora completa, soprattutto a centrocampo dove il leader designato, Barreto, non appartiene certo all’elite dei piedi buoni ma rappresenta semmai garanzia di combattimento. Poi ci vuole esperienza e ovviamente un po’ di fortuna.

 

La cosa più bella e sorprendente è l’entusiasmo della tifoseria. La prima risposta è andata ben oltre le aspettative, dopo due anni men che mediocri in serie A non appare un dramma tornare a recitare il ruolo di protagonista, sebbene in una serie inferiore, a patto che le premesse e le promesse non evaporino al primo sole.

 

Il campionato è lunghissimo, per vincerlo ci vorrà anche compattezza, probabilmente qualche altro investimento, magari a gennaio, che Zamparini non potrà disattendere. La sua storia a Palermo segna ancora un bilancio più che positivo sebbene offuscato dalle ultime vicissitudini ma anche i tifosi più incalliti non sono disposti a fargli ulteriore credito.

 

Discorso diverso per il Trapani. L’entusiasmo è alle stelle, la coppa Italia ha fatto registrare due belle vittorie, la squadra in cinque anni ha scalato le serie del calcio offrendo grande spettacolo e conquistando i tifosi. Il presidente Morace non ha sbagliato un colpo e continua giustamente ad affidarsi a Roberto Boscaglia, l’uomo del miracolo della serie B.

 

Anche per il Trapani, come per il Palermo, non è facile fare previsioni. Dopo tante vittorie è probabile che quest’anno arriveranno le prime difficoltà, considerato che dalla serie C alla B il salto è notevole e che la squadra ha cambiato abbastanza. La salvezza è comunque alla portata dei granata e le dichiarazioni della vigilia di Boscaglia sono un inno alla gioia. “Andiamo a Padova per vincere – ha detto – lo faremo in ogni partita”. Beata incoscienza, che il dio del calcio benedica il Trapani e la sua spensieratezza.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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