Forzese si difende: “Sono un capro espiatorio, polemiche per coprire la fine della maggioranza”

di Redazione

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Forzese si difende: “Sono un capro espiatorio, polemiche per coprire la fine della maggioranza”

| lunedì 26 Agosto 2013 - 13:49

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PALERMO, 26 AGOSTO 2013 – Piovono polemiche sul presidente della commissione Affari istituzionali, Marco Forzese, dopo la sua decisione di astenersi nella votazione per bloccare le nomine di Crocetta all’Irsap

 

“Il presidente Forzese – attaccano i parlamentari regionali grillini Francesco Cappello, Salvatore Siragusa e Sergio Tancredi – in spregio al ruolo di autonomia e controllo della Commissione e del Parlamento e all’orientamento fino a quel momento espresso, si è astenuto, dando via libera di fatto alle nomine, che, quindi, sostanzialmente, paradosso dei paradossi, passano senza neanche un voto a favore”.

 

I membri dell’organo legislativo dell’Ars, a eccezione di Riccardo Savona (che fa parte dello stesso gruppo di Forzese), hanno deciso di autosospendersi in segno di protesta. 

 

“Di questa decisione non ne so niente – commenta Forzese – nessuno me l’ha comunicata. Ma la trovo, francamente, priva di senso: è noto che un presidente non deve esporsi bensì essere super partes. Tra l’altro la protesta dovrebbe colpire il presidente dell’Ars Ardizzone che non ha messo all’esame dell’aula un ordine del giorno sulle nomine dell’Irsap preferendo piuttosto non lasciarsi coinvolgere nella vicenda rinviando la questione alla commissione”.

 

“Mi sento un capro espiatorio. Sembra piuttosto tutto un escamotage – conclude Forzese – per distogliere l’attenzione dal fatto che Crocetta non ha più una maggioranza”.

 

Da giorni infatti da più parti arriva la richiesta di un rimpasto di giunta. Decisione che alcuni esponenti dei partiti della maggioranza davano ormai per scontata e condivisa, ma che il presidente della Regione ha oggi prontamente smentito.

 

“Sinceramente sul rimpasto in giunta non sono informato. Vedo che i partiti ne parlano parecchio ma l’unico che non lo sa sono io – ha spiegato Crocetta. – Non mi pare che si farà il rimpasto. Mi sono incontrato anche con Pistorio e ho avuto l’impressione che ci sia stato un ripensamento. Io credo che dopo il 15 settembre procederò ad effettuare una verifica con la coalizione anche su ciò che si è fatto e su ciò che non si è fatto”.

 

“Il rimpasto non si fa sulla base degli accordi di potere – ha concluso il governatore. – Si fa sulla base delle valutazioni di quello che potevano fare, del programma fattibile e anche di ciò che ha fatto ogni assessorato. Altrimenti diventano capricci e imposizioni che non fanno parte dei linguaggi che io accetto”.

 

“La votazione di oggi – ha dichiarato Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente della Commissione Bilancio e Programmazione all’ARS – attraverso la quale è stata approvata la scelta fatta dal Governo sulla presidenza dell’IRSAP, nonostante nove commissari su 10 presenti hanno espresso parere negativo, pone, ancora una volta, l’urgenza di approvare il mio Disegno di Legge, fermo proprio nella Commissione ‘Affari Istituzionali’ che modifica i criteri attraverso i quali la Commissione è chiamata a esprimere la sua opinione sulle  nomine del Governo”.

“Con il regolamento in vigore, sicuramente kafkiano e paradossale – ha proseguito Vinciullo – nonostante una maggioranza più che assoluta, ammesso che questo termine si possa utilizzare, abbia votato contro la nomina, la stessa nomina è passata! Ai miei colleghi del Movimento Cinque Stelle – ha concluso Vinciullo – che, giustamente, contestano la decisione assunta dalla Commissione, io chiedo l’impegno di controfirmare il mio Disegno di Legge o di presentarne uno identico, in modo che il metodo, assolutamente antidemocratico, con il quale vengono approvate le decisioni del Governo, possa essere modificato, introducendo la democrazia in un regolamento marcio, antistorico e antidemocratico”.

 

“Al di là delle motivazioni di carattere eminentemente istituzionale – ha affermato Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia – che hanno portato all’astensione del presidente Marco Forzese sulle nomine per il Cda dell’Irsap, va comunque segnalato che Forzese ha agito in armonia con le scelte politiche del nostro Movimento, sottolineando come la Commissione parlamentare non debba entrare nel merito delle nomine del governo, ma semmai pronuciarsi sul metodo delle scelte che, nel caso odierno, era stato comunque rispettoso delle prerogative che la legge assegna al governo in ordine alle designazioni”.

 

“Ovviamente – ha continuato Picciolo – come Drs condividiamo ed auspichiamo che in tempi brevi il presidente Rosario Crocetta proceda alla creazione di un albo per le nomine future, quindi con una radicale innovazione rispetto al passato, che azzeri ogni possibile conflitto con la Commissione parlamentare”.

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