Aeroporto di Palermo, decolla la privatizzazione. Favoriti l’italiano F2i e gli argentini di Corporation

di Redazione

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Aeroporto di Palermo, decolla la privatizzazione. Favoriti l’italiano F2i e gli argentini di Corporation

| giovedì 29 Agosto 2013 - 15:35

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PALERMO, 29 AGOSTO 2013 – L’aeroporto di Palermo apre ai soci privati. Lo ha deciso all’unanimità il Consiglio d’Amministrazione di Gesap che ha dato seguito al mandato dei tre principali soci pubblici della società di gestione del “Falcone-Borsellino”.

 

D’accordo Provincia di Palermo, Comune di Palermo e Camera di commercio, che detengono insieme il 95% del capitale sociale. “Il Cda – si legge in una nota della Gesap – procederà all’affidamento ad un soggetto qualificato – con procedura ad evidenza pubblica aperta – dei servizi di advisoring relativi alla vendita in blocco delle quote di capitale di cui i soci pubblici hanno manifestato la volontà di dismissione. La gara pubblica per la privatizzazione prevede la facoltà, esercitabile anche dagli altri soci, a loro esclusiva discrezione, di cedere tutte o parte delle proprie azioni, con l’obbligo da parte del soggetto aggiudicatario a rendersi acquirente di tali azioni per un prezzo pari al valore unitario offerto, nelle modalità e con i tempi indicati nel predisponendo bando”.

Comune e Provincia, dunque, mettono sul mercato quella che potrebbe essere la “gallina dalle uova d’oro” per i bilanci dei due Enti Pubblici, ma anche per chi riuscirà ad aggiudicarsi le quote cedute. E i pretendenti non mancano: in prima linea i favoriti sono due gruppi, uno italiano e l’altro sudamericano. Da un lato il fondo F2i di Vito Gamberale che già gestisce gli scali di Napoli, Firenze e Torino oltre ad avere una quota di Sea, che controlla i due scali milanesi di Linate e Malpensa, Dall’altro lato il colosso argentino Corporacion America del magnate Eduardo Eurnekian che in realtà punta a tutti gli aeroporti siciliani, Comiso compreso.

 

La holding di Buenos Aires gestisce già 51 aeroporti tra cui Trapani (foto) ma opera anche nella costruzione di strade, autostrade, tunnel (uno ferroviario sulle Ande), piste e terminal aeroportuali, impianti eolici, biodiesel e estrazione di idrocarburi, costruzione di semiconduttori. E possiede, inoltre, 100 mila ettari di terreni per l’agroindustria con 20 mila capi di bestiame allevati con “tecnologia genetica”. Corporacion America gestisce 1200 chilometri di autostrade, la Banca d’Armenia e il servizio postale armeno e ha un network media con tv via cavo, radio, giornali e tv statale argentina.

 

La sua attività copre tutti i Paesi del Sudamerica e adesso si espande fra Marocco, Italia, Armenia. La delibera del Consiglio di amministrazione è stata già approvata dall’assemblea dei soci – alla presenza del vice sindaco Cesare Lapiana per il Comune di Palermo, del commissario della Provincia di Palermo Domenico Tucci, del presidente della Camera di commercio Roberto Helg, ed inoltre di Alessandro Albanese per Confindustria Palermo e Ettore Pottino per la federazione regionale e provinciale Agricoltori (Confagricoltura) – che ha ritenuto l’atto conforme all’interesse sociale.

“Il nostro lavoro consisterà nel predisporre un bando con modalità tali da salvaguardare e, possibilmente, incrementare il valore delle azioni – ha sottolineato Fabio Giambrone, presidente della Gesap – Ma anche di assicurare il potenziamento e lo sviluppo delle capacità reddituali dell’impresa societaria, preservare le condizioni di efficienza gestionale. Il nostro interesse sociale sarà quello di individuare, attraverso il collocamento delle quote di maggioranza attualmente in mano pubblica sul mercato, un socio privato in grado di elaborare e attuare un piano di sviluppo che valorizzi le potenzialità della società – conclude Giambrone – e di fornire le risorse occorrenti per l’adeguata capitalizzazione della Gesap e l’attuazione del piano di investimenti programmati nell’interesse della crescita del territorio”.

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